GEMINI, Italo
Nacque a Roma il 25 dic. 1901 da Filippo e Teresa Corradini, ultimo di cinque figli di una famiglia tutt'altro che agiata.
Si narra che durante gli anni scolastici il G. abbia lavorato saltuariamente come "maschera", accompagnando gli spettatori al loro posto, in una fatiscente sala cinematografica di via Tolemaide, a Roma.
Terminati gli studi, iniziò giovanissimo a lavorare presso la società Ceirano di Torino, fabbrica di motori d'aviazione, dove rimase dal 1916 al 1919. Successivamente, svolse per alcuni anni una attività in proprio con una piccola impresa di installazioni elettriche. Risale al 1929 l'ingresso del G. nel mondo dell'industria cinematografica, con il quale entrò in contatto tramite un amico di famiglia, che gli anticipò la somma necessaria a rilevare una piccola sala nel centro di Roma, il cinema Colonna. Grazie a una efficace trovata promozionale, "due film con una lira", il G. riuscì a trarre i fondi necessari ad assumere la gestione di un secondo cinema, il Trionfale, sito nell'omonimo quartiere romano.
Il cinema stava allora vivendo una fase di profonda trasformazione, dovuta all'avvento del sonoro. Inoltre, il ventennio tra le due guerre fu caratterizzato da una serie di significativi interventi statali a favore dell'inquadramento normativo e organizzativo del settore cinematografico: nel 1934 la costituzione della Direzione generale della cinematografia presso il ministero della Cultura popolare, nel 1935 la nascita del Centro sperimentale di cinematografia e nel 1937 l'inaugurazione degli studi di Cinecittà; mentre tra la fine degli anni Venti e il decennio successivo si venne definendo il quadro legislativo che disciplinava i finanziamenti statali alla cinematografia, l'importazione di film stranieri, la materia fiscale, i rapporti con la cinematografia internazionale, i diritti d'autore.
Incoraggiato dalla promettente rilevanza assunta dal mezzo cinematografico sia come espressione artistica e fenomeno di intrattenimento, sia come industria nazionale in competizione con le cinematografie straniere, il G. ampliò la propria attività, assumendo la gestione del cinema Capranica nell'omonimo palazzo di Roma e divenendo successivamente proprietario di un circuito di 18 sale romane, alcune da lui direttamente costruite. La strategia che seguì nella scelta dell'ubicazione delle sale di proiezione si orientò sui quartieri popolari di Roma, dove il cinema era prevalentemente assente.
Al termine del secondo conflitto mondiale, amministratore unico della Società esercizi cinematografici Italo Gemini, con sede a Roma in piazza Monte Citorio, il G. diede nuovo impulso alla propria attività, fornendo un importante supporto economico alla produzione cinematografica e dunque alla ripresa postbellica del cinema italiano.
Prima ancora della fine del conflitto, il 10 luglio 1944, le case di produzione, le case di distribuzione, di doppiaggio e gli altri esponenti del mondo produttivo cinematografico avevano dato vita alla Associazione nazionale industrie cinematografiche e affini (ANICA). Nell'immediato dopoguerra anche il mondo degli esercenti cinematografici, congiunto alle rappresentanze di altri rami del mondo dello spettacolo, si diede una organizzazione di categoria: il 7 dic. 1945 fu costituita a Roma, per iniziativa di un ristretto numero di imprenditori tra cui il G., l'Associazione generale italiana dello spettacolo (AGIS), che il G. fu chiamato a presiedere dal 31 genn. 1947; inoltre egli fu nominato presidente dell'Associazione nazionale esercenti cinema (ANEC), aderente all'AGIS.
L'organizzazione delle libere associazioni di esercenti cinematografici e teatrali aveva mosso i suoi primi passi nel Nord d'Italia, all'indomani del 25 apr. 1945, ma di fatto acquistò respiro nazionale con la scelta di Roma come centrale operativa. L'AGIS, nella sua configurazione iniziale, riuniva le rappresentanze degli esercizi cinematografici e teatrali, delle imprese capocomiche, delle imprese liriche, delle agenzie teatrali e delle imprese di spettacoli viaggianti.
Negli anni Cinquanta il G. assunse anche la carica di presidente della CEI-INCOM, consorzio degli esercenti cinematografici per la distribuzione di film, sorta dalla trasformazione di una società cooperativa tra gli esercenti italiani; con il G. la CEI-INCOM divenne il punto di riferimento di iniziative produttive nazionali, nonché un elemento equilibratore del mercato del noleggio. Egli rimase presidente dell'AGIS, salvo una breve pausa dal 30 luglio 1953 all'8 ott. 1954, fino al 29 maggio 1979, costantemente confermato nelle sedute biennali del consiglio dell'associazione; dopo quella data, ne divenne presidente onorario. Al momento delle sue dimissioni, l'AGIS riuniva le rappresentanze di 23 organizzazioni di categoria ed era territorialmente articolato in sezioni regionali e provinciali; anche la sede dell'organizzazione, in via di Villa Patrizi a Roma, era stata acquistata e ristrutturata, nel 1951, per volontà del Gemini.
La sua presidenza coincise con la parabola ascendente del cinema italiano ed egli svolse in quegli anni un ruolo centrale nella messa a fuoco delle principali tematiche normative riguardanti lo spettacolo, partecipando alla redazione di testi di legge che disciplinavano l'attività cinematografica e teatrale. L'impegno dell'AGIS negli anni del suo mandato mirò, in particolare, all'alleggerimento del carico fiscale sull'esercizio cinematografico, articolato in una combinazione di diverse imposte così onerose, per usare le parole del G., da "attentare alla vitalità del cinema" stesso; fu anche specificatamente curato lo sviluppo di un mercato internazionale della cinematografia per ragazzi, stimolato dalle posizioni della Chiesa cattolica concretizzatesi nella enciclica papale Miranda prorsus, del settembre 1957, a favore della moralizzazione dei mezzi audiovisivi.
Criteri ispiratori e obiettivi prioritari dell'attività del G. furono la composizione degli interessi dei diversi rami del mondo dello spettacolo e la collaborazione con l'industria cinematografica internazionale tramite accordi operativi. Finalità che poté conseguire anche nelle vesti di presidente, dal 1954 al 1958, dell'Unione internazionale degli esercenti cinematografici (UIEC), cui aderivano le principali industrie cinematografiche del mondo, per un totale di oltre 50.000 sale.
Nell'ambito delle iniziative volte alla promozione di intese tra le varie cinematografie nazionali, attraverso accordi di produzione tra società cinematografiche europee, si pone la partecipazione del G. alla costituzione del Bureau international du cinéma (organo di collegamento delle organizzazioni internazionali dei produttori, dei distributori, degli esercenti e delle industrie tecniche) e della Unione europea dello spettacolo cinematografico (UESC), che raccoglieva le associazioni nazionali degli esercenti cinematografici dei paesi aderenti alla Comunità economica europea (CEE).
A sostegno della produzione nazionale, inoltre, egli seguì l'adozione dei protocolli di scambio cinematografico con gli Stati Uniti, dove si recò ripetutamente nel corso degli anni Cinquanta. La sua attività in tale direzione si affiancava a quella svolta dalla Italian film export, organizzazione costituita nel 1951 per iniziativa dell'ANICA e operante sotto il controllo della presidenza del Consiglio dei ministri a sostegno della penetrazione del cinema italiano nel mercato statunitense.
Altro importante filone dell'attività del G. fu la cooperazione tra industria cinematografica e turismo, che egli ricercò in quanto membro del Consiglio centrale del turismo e del Comitato nazionale per il turismo (promosso dalla Confederazione generale italiana dell'industria, del cui consiglio e della cui giunta il G. fece parte dal 1953 al gennaio 1976). In tale ambito rientrò la creazione del premio David di Donatello, la cui giuria presiedette sin dalla sua istituzione nel 1955 e fino al 1971, delle rassegne cinematografiche di Messina-Taormina, della rassegna internazionale di cinematografia sportiva di Cortina - ideata nel 1947 insieme con S. Cilenti e con G. Onesti, allora presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) - e del Festival internazionale del film d'amatore di Montecatini Terme. Sempre come presidente dell'AGIS, il G. promosse l'iniziativa, patrocinata dal ministero del Turismo e dello Spettacolo, per il conferimento di premi agli "anziani" del mondo del cinema e del teatro; la prima edizione del premio si svolse nell'ottobre 1961 e da allora si ripeté ogni cinque anni.
Oltre all'impegno profuso nell'ambito dell'industria dello spettacolo, il G., già dalla fine degli anni Quaranta, aveva esteso il raggio dei suoi interessi imprenditoriali all'edilizia e all'industria alberghiera, con l'acquisto e il restauro dell'hotel Nazionale a Roma. Inoltre dal 1956 al 1959 ricoprì l'incarico di sindaco di San Felice Circeo, località dove trascorreva la villeggiatura.
La promozione turistica della località di San Felice fu obiettivo implicito della sua attività amministrativa, ricordata per la creazione di grandi infrastrutture quali il porto, un mercato coperto, l'acquedotto, la rete fognaria, le scuole e la chiesa dell'Immacolata. A San Felice Circeo, anche dopo la fine del mandato di sindaco, egli continuò a svolgere una rilevante attività in campo edilizio.
Nel 1966 fu nominato cavaliere del lavoro e nel 1973 fu insignito della Legion d'onore. Altre onorificenze da lui ricevute furono quelle di grand'ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, di commendatore dell'Ordine al merito commerciale della Repubblica francese, di commendatore dell'Ordine equestre di S. Gregorio Magno; ottenne anche la medaglia al merito professionale della cinematografia belga.
Il G. morì a Roma l'11 sett. 1984.
Nel 1985 fu istituito il premio Italo Gemini, destinato a personalità italiane distintesi nel favorire l'evoluzione artistica, culturale, organizzativa e tecnologica dei diversi settori del mondo dello spettacolo.
Fonti e Bibl.: È stato possibile consultare l'archivio personale del G. in possesso del nipote Massimo Gemini; vedi anche: necr., in Il Tempo, 12 sett. 1984; Il Giornale dello spettacolo, 14 e 21 sett. 1984; Roma, Arch. stor. della Confederazione generale dell'industria italiana, Fondo Giunta, fasc. personale; Ibid., Arch. della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, fasc. personale; Associazione generale italiana dello spettacolo, Consiglio generaleRoma, 29 maggio 1980 (sintesi dell'attività svolta dall'AGIS dal maggio 1979 al maggio 1980, dattiloscritto); L'industria italiana alla metà del secolo XX, Roma 1953, pp. 1264 s.; Associazione gen. italiana dello spettacolo, 25°. 1945-1970, Roma 1970, passim; AGIS, una vita. Commiato del presidente G., in Il Giornale dello spettacolo, 6 giugno 1980; La città del cinema. I primi cento anni del cinema italiano, Milano 1995, ad ind.; Ente David di Donatello, Cronologia dal 1950, Roma 1998, passim; Confederazione generale dell'industria italiana, Annuario 1947 (e annate successive), ad nomen; Chi è? 1957, s.v.; Lui, chi è? 1970, s.v.