GAMBERINI, Italo
Architetto, nato a Firenze il 21 settembre 1907. Fino al 1977, professore di Composizione architettonica alla facoltà di Architettura dell'università di Firenze. Il suo esordio avviene nel 1933 quando, come allievo di G. Michelucci, partecipa al concorso per il progetto della Stazione di Firenze. Il tema estremamente impegnativo, dato l'inserimento del nuovo edificio in un contesto caratterizzato dalla presenza della chiesa di S. Maria Novella, viene risolto introducendo un ''linguaggio razionalista'' che pervaderà poi tutte le opere di G. e che si riassume nelle sue ultime realizzazioni, come l'''Officina'' per la sede RAI di Firenze (1969) o il Museo d'arte contemporanea di Prato (1988).
Nell'''Officina'', realizzata sulla riva dell'Arno in vista dei colli e curata a partire dalla gamma cromatica (suggerita dal paesaggio circostante) fino all'arredo, la pur notevole variazione volumetrica appare tutta collegata da un chiaro disegno compositivo che dalla torre antenna scende fino al volume cerniera d'angolo e alle due ali di cinque piani che si aprono verso il fiume; la torre antenna è l'elemento che maggiormente evoca, con la sua struttura in acciaio, il primo razionalismo italiano, che però si è arricchito della lezione ''brutalista'' e dell'esempio della recente architettura giapponese. Questa particolare attenzione progettuale che spazia dall'allestimento delle zone verdi all'arredamento dell'edificio è riproposta anche nel Museo di arte contemporanea di Prato, in cui attraverso le soluzioni distributive e quelle riguardanti la luce (copertura a sheds) G. dà prova di grande esperienza e raffinatezza.
Altre opere architettoniche: la sede della Singer a Firenze, la facoltà di Veterinaria dell'università di Bologna, la sede del Monte dei Paschi di Siena (1963) e gli uffici della Cassa artigiana (1967) a Montecatini, il palazzo Montedison (1968) a Milano.
Bibl.: L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; AA. VV., Sede Radiotelevisiva di Firenze, Firenze 1969; AA.VV., in Critica d'Arte, 1988.