SZABÓ, István
Regista del cinema ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Gli si deve quello slancio di rinnovamento e di rinverdimento che, a partire dagli anni Sessanta, ha quasi radicalmente mutato il cinema del suo paese, di pari passo con le esperienze analoghe, ma non sempre egualmente compiute, di autori come P. Gábor e I. Gyöngyössy. Dopo alcuni cortometraggi in cui già si affermava la sua concezione lirica del cinema (Concerto, 1961; Variazioni sul tema, 1962; Tu, 1963), s'impone subito all'attenzione della critica internazionale con un primo lungometraggio, Almodozások kora (L'età delle illusioni), 1965, in cui il ritratto dal vero, forse autobiografico, di un gruppetto di giovani è trasferito in un'atmosfera rarefatta, senza nessun conformismo narrativo e ai limiti, anzi, dell'impressionismo. Seguono, sempre su questa linea, nell'ambito di una concezione estetica definita da qualcuno "neoromanticismo socialista" ma che si apparenta, in realtà, alle correnti maggiori del cinema visionario europeo, tutto costruito sull'atemporalità, la memoria e l'introspezione, film come Apa (Il padre), 1966, Szerelmesfilm (Film d'amore), 1970, Tűzoltó utca 25 (Via dei Pompieri 25), 1973, in cui i problemi della nuova società ungherese, i contrasti generazionali, la storia e i sentimenti vengono affrontati con un linguaggio ricco d'invenzioni visive; con un costante alternarsi, nei racconti sempre liberi, di tempo presente e di tempo passato, di sogni e di fantasie. Quasi a esprimere sullo schermo molto più i pensieri e i sentimenti segreti che non i fatti e le azioni esteriori. Secondo questi princìpi, anche il film più recente, Budapesti Mesék (Racconti di Budapest), 1976, che trasforma in ballata un episodio realmente accaduto nell'immediato dopoguerra: con una ricca simbologia che lascia però ancora una volta intatte la concretezza e la realtà umana dei singoli personaggi.
Bibl.: Filmkislexikon, Budapest 1964; C.B. Levenson, jeune cinéma hongrois, in Premier Plan, n. 43, 1966; I. Zsugán, Cinq cinéastes hongrois, in Cahiers d'Information, Budapest 1967; Le nouveau cinéma hongrois, in Études Cinématographiques, nn. 73-77, 1969; B. De Marchi, Prolegomeni all'intelligenza del cinema ungherese 1945-71, in Vita e Pensiero, nn. 6-7, 1971; L. Miccichè, Il nuovo cinema degli anni '60, Torino 1972; F. Bolzoni, Il laboratorio ungherese, in Bianco e Nero, nn. 1-4, 1975; István Nemeskurty, World and image (History of the Hungarian cinema), Budapest 1974; B. De Marchi, I. Szabó, Firenze 1977, con filmografia completa.