CSOK (pron. cioc), István
Pittore, nato il 13 febbraio 1865 a Puszta-Egeres (Ungheria). Studiò a Budapest presso B. Székely, poi a Monaco e a Parigi, dove subì fortemente l'influsso di Bastien-Lepage, palese nelle vaste, realistiche composizioni della sua prima maniera arieggianti la pittura di genere (La comunione, Gli orfani). Nel 1900 lavorò a Nagybánya, il centro della scuola naturalistica ungherese, poi durante alcuni anni nell'Ungheria meridionale (Mohács), dove si sviluppò il suo stile impressionistico, denso e colorito, in cui dipinse soprattutto scene tratte dalla vita dei contadini e singole figure. Nel 1905 si recò a Parigi; ivi eseguì dei nudi di brillante effetto coloristico lievemente influenzati dal Matisse: Vampiri Nirvana, Angolo di studio (Budapest, Nuova Pinacoteca; un altro quadro dello stesso soggetto è a Roma nel Museo Mussolini), Susanna, Thamar (Roma, Galleria d'arte moderna). Dal 1912 il C. vive a Budapest, dipingendo con predilezione paesaggi, fiori e ritratti. Negli ultimi anni ripete spesso le sue prime composizioni del 1900.
Bibl.: B. Lázár, C. I., in Mëvészet, X (1910), pp. 190-203; K. Lyka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913; B. Lázár, C. I., Budapest 1924.