ISTIEO (‛Ιστιαῖος, Histiaeus)
Tiranno di Mileto. Partecipe della spedizione persiana contro gli Sciti (513 a. C.), soggiornò quasi un decennio a Susa quale consigliere del Gran Re; mentre Mileto era governata da Aristagora, suo genero e cugino, l'animatore e il duce degli Ioni ribelli. È dubbio se I. fosse a parte dei piani di Aristagora: mandato a Sardi a pacificare i rivoltosi, la pacificazione non ebbe luogo. Quali che fossero prima i suoi sentimenti riguardo alla Persia, da questo momento le è nemico dichiarato. Ordisce contro Artaferne una congiura che è scoperta in tempo; cerca invano di riacquistare la tirannide di Mileto. Caduta Mileto (494), assogettata la Caria, passata Samo ai Persiani, I. non cede. Raccolte delle navi, l'inferiorità numerica lo persuade a desistere da una battaglia sul mare; le sue truppe, sbarcate da Lesbo sull'opposto continente, sono battute; I., condotto a Sardi, viene crocifisso.
Sulla figura di I. è discorde il giudizio: taluno vede in lui il politico accorto, tutt'intento ad acquistare per sé la signoria sui Greci d'Asia Minore, sia con l'appoggio dei Persiani, sia senza; altri considera sua gloria il non aver esitato ad abbandonare l'amicizia del Gran Re, quando fu maturo il tempo di combattere per la liberazione della sua patria.
Bibl.: G. B. Grundy, The great Persian War, Londra 1901; St. Heinlein, Histiaios von Milet, in Klio, IX (1909), p. 341 segg., e tutte le storie greche del periodo.