ISTASPE (negli scrittori greci ‛Ιστάσπης e nelle iscrizioni cuneiformi degli Achemenidi Vištāspa "colui i cui cavalli sono domi")
Nome d'un principe della famìglia achemenide, figlio di Arsame e padre di Dario I. Apparteneva dunque a quel ramo della famiglia che con Ariaramne aveva regnato nell'Iran orientale, ma che con il figlio di lui Arsame si era ridotto a una specie di vassallaggio di fronte all'altro ramo che regnava in Anzan. La figura di I. assume rilievo storico solo quando suo figlio riuscì a riportare alla famiglia degli Achemenidi l'impero di Persia di cui si era impadronito, alla morte di Cambise, Gaumāta il Mago, poiché come satrapo di Partiana concorse a ridurre all'obbedienza le provincie, battendo nel 520 e nel 521 in due battaglie gli eserciti ribelli.
È dubbio se con questo principe sia da identificare quel Vištāspa che nell'Avesta appare come protettore di Zarathustra e fautore della sua religione. Tale identificazione è affermata nella tradizione parsi, e in Bundahishn, XXXI, è detto che Artachshahr è nipote di Vištāspa, fautore di Zarathustra, con evidente identificazione di questo con I., padre di Dario. Secondo la cronologia parsi, l'avvento di Zarathustra è da porre nei primi decennî del 600 e Vištāspa avrebbe regnato 90 anni. Di recente A. Hertel (particolarmente in Achaemeniden und Kayaniden. Ein Beitrag zur Geschichte Irans, in Indoiranische Quellen und Forschungen, V) si è schierato per tale tradizione, affermando l'identità della dinastia dei Caianidi dell'Avesta con la dinastia achemenide (v. anche kayāni).