ISSOUDUN (A. T., 32-33-34)
Città della Francia, capoluogo di circondario nel dipartimento dell'Indre, circondata da vigneti rinomati. È attivo mercato di cereali e di vini ed ha (1931) 11.684 ab.
La località risale senza dubbio all'epoca dei Celti, come risulta dal suo nome (Exoldunum); per fondarla, i Galli avevano scelto un altipiano situato al disopra della riva destra del fiume Théols. Nell'insieme, la città seguì la sorte dell'Aquitania fino alla fine del sec. XII, avendo una propria dinastia di signori che disparve nel 1058 per dar posto ai signori di Déols. Desiderata da Filippo Augusto al tempo delle sue guerre con i re d'Inghilterra e duchi di Guienna, Riccardo Cuor di leone e Giovanni Senzaterra, fu infine incorporata nei possessi del re di Francia (1221). Precisamente ai tempi di Filippo Augusto risale la bella torre detta Tour Blanche, nei sotterranei della quale fu trovata un'antica cappella cristiana. Issoudun fu assediata ai tempi delle guerre di religione e della Fronda. Una abbazia benedettina vi fu fondata nel sec. X; un concilio vi fu tenuto nel 1081. La città fu dotata di franchigie nel 1190; Luigi XI le assicurò, per parte sua, la franchigia delle fiere che vi erano tenute anticamente; infine Luigi XIV confermò i privilegi della città, aggiungendo i diritti di nobiltà per i suoi sindaci.
Bibl.: Pérémé, Recherche sur Issoudun, Parigi 1847; E. Hubert, Dictionnaire géographique de l'Indre, Châteauroux e Parigi 1889.