ISRAELE (dall'ebr. Yiśrā'ēl gr. [LXX] 'Ισραήλ, lat. Israel)
Nome nazionale dell'insieme delle tribù costituenti il popolo degli Ebrei, usato, secondo l'abitudine dell'onomastica semitica, sia assolutamente sia nell'espressione "figli d'Isreale" (benē Yiśrā'ēl). Da quest'ultimo contesto è chiaro che gli Israeliti si riconoscevano discendenti da un capostipite comune, di nome Israele. Questo capostipite, ossia il padre delle dodici tribù che in tempi storici costituiscono il popolo israelitico, è chiamato originariamente Giacobbe, figlio di Isacco e nipote di Abramo, nei racconti della Genesi che ne narrano l'origine e le vicende, fino al momento in cui il suo nome viene cambiato in quello d'Israele, nelle circostanze narrate in Gen., XXXII, 25-33.
Giacobbe, mentre si reca verso il fratello Esaù con l'intenzione di placarlo, accampatosi una notte presso il fiume Yabbog, lotta a lungo con uno sconosciuto, il quale, non riuscendo a vincerlo, lo tocca all'anca rendendolo zoppo, poi gli chiede d'esser lasciato andare, perché l'alba è prossima; ma Giacobbe rifiuta, se prima quegli non lo benedica. E l'altro, consentendo, gli annunzia che il suo nome sarà cambiato in quello d'Israele, perché "hai lottato con Dio (o "con dei?") e con uomini e sei rimasto superiore". Per "lottare" è usato il verbo śārā, che non ritorna nella Bibbia se non nel passo Osea, XII, 4-5, ove la medesima storia è narrata, in dipendenza manifesta da questo luogo, o almeno dalla medesima tradizione. Questa circostanza, e il fatto che l'analogia di altri nomi ebraici teofori composti in modo simile richiederebbe che il nome fosse interpretato come "Ei combatte", hanno indotto molti critici a negare valore alla spiegazione data dal testo biblico, ravvisandovi un'etimologia popolare. Ma sulla reale etimologia del nome (attestato anche fuori della Bibbia in documenti cuneiformi, nella stele egiziana del re Merneptah, nell'iscrizione di Mesa) non si è raggiunto l'accordo; poco verosimile è l'ipotesi che lo riconnette col nome di Sara, del resto anch'esso di significato oscuro.
Dopo la divisione del regno avvenuta sotto Roboamo, Israele indicò più specialmente il regno settentrionale, in contrapposizione al regno meridionale, Giuda.
Bibl.: Cfr. le opere indicate nella bibliografia di ebrei: Storia; si veda inoltre W. Gaspari, Sprachliche und religionsgesch. Bedeutung d. Namens I., in Zeitschrift für Semitistik, III (1924), pp. 192-211.