NOGAROLA, Isotta e Ginevra
Umaniste. Nate a Verona (Isotta nel 1418, Ginevra nel 1419), erano sorelle. Nel quinquennio 1431-35 si procacciarono una solida cultura umanistica sotto la guida del veronese Martino Rizzoni, l'allievo prediletto di Guarino. Ginevra, passata nel 1438 a nozze con Brunoro Gambara, interruppe gli studî; Isotta li continuò a Venezia, dove in quell'estate (1438) si trasferì con la madre e i fratelli per fuggire la pestilenza e i pericoli della guerra tra Venezia e Milano. Rimpatriata nel gennaio 1441, lasciò le lettere classiche e si dedicò alla teologia e alle pratiche religiose. Ginevra morì verso il 1465, Isotta nel 1466.
Possediamo d'Isotta un buon manipolo di lettere, un paio di orazioni e un dialogo sul tema ozioso se peccò più Adamo o Eva. Il suo latino è sciolto e corretto, condito di frequenti reminiscenze classiche; l'espressione manifesta una certa schiettezza, ma vi abbondano ripetizioni di pensiero e di parole.
Ediz.: Isotae Nogarolae Veronensis opera quae supersunt omnia. Accedunt Angelae et Zeneverae Nogarolae epistolae et carmina, a cura di E. Abel, Vienna 1886.
Bibl.: A. Segarizzi, Niccolò Barbo e le accuse contro I. N., in Giorn. stor. della letter. ital., XLIII (1914), pp. 39-54.