NORMANNE, ISOLE (inglese Channel Islands, fr. Îles Normandes; A. T., 47-48)
Gruppo insulare appartenente alla Gran Bretagna, situato a O. della Normandia tra 48°50′ e 49°45′ lat. N. e 1° 50′-2° 45′ long. O. Comprende le isole di Jersey (116,34 kmq.), la maggiore e la più meridionale, a 25 km. dalla penisola del Cotentin, di Guernsey (63,53 kmq.), posta a NO. della precedente, e le minori isole di Alderney (7,94 kmq.) e Serk (5,45 kmq.). Frammento distaccato del Massiccio Armoricano, il gruppo risulta costituito da rocce primarie (graniti, gneiss, dioriti, augiti); nella parte orientale di Alderney e in quella nord-orientale di Jersey si ritiene vi siano depositi del Paleozoico antico. Le foreste sommerse nella baia di St Ouen e le terrazze costiere a 18-21 e persino 30 m. s. m. testimoniano di antichi e recenti movimenti di emersione e sommersione. Gli ultimi movimenti sembrano essere stati di sommersione, per quanto le foreste sommerse possano essere state distrutte da sprofondamenti più antichi.
Il mare tra Jersey e la Francia è profondo meno di 9 m., tra Jersey e Guernsey più di 18; che Jersey abbia avuto più delle altre isole connessioni recenti col continente è dimostrato dalla presenza nell'isola di ramarri, di serpenti d'acqua, di rospi e di talpe che non si trovano a Guernsey. Il mare poco profondo intorno alle isole e cosparso di scogli innumerevoli è soggetto a correnti di marea specialmente forti, con una differenza verticale di 13 m. tra le acque basse e quelle alte. Il clima oceanico, con inverni lunghi, ma dolci, ed escursioni deboli, permette la coltivazione di piante mediterranee e subtropicali.
Queste isole furono abitate fino dai tempi più remoti, come viene attestato dalla presenza di monumenti megalitici. Fecero parte del dominio romano sotto la denominazione di Caesarea (Jersey). A quanto pare, il cristianesimo vi penetrò nel secolo VI. Occupate dal normanno Rollone e dai suoi seguaci, nell'anno 932 furono unite al ducato di Normandia; all'Inghilterra passarono sotto Enrico II, nell'anno 1154. Rimasero però sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Coutances fino all'epoca della Riforma, quando furono aggregate al vescovato di Winchester. Nella guerra civile, Guernsey prese le parti del parlamento, mentre Jersey aderì alla causa del re, diede asilo al principe di Galles e lo proclamò re dopo l'esecuzione di suo padre. Ma nel 1651, tutte le isole si arresero al parlamento. A più riprese i Francesi cercarono d'impossessarsene: l'ultima volta, nel 1781. Jersey e, più tardi, Guernsey divennero notissime come luogo di esilio di Victor Hugo dal 1851 al 1870.
Le isole hȧnno un governo autonomo, composto di due bailiwicks (preture: quella di Jersey e quella di Guernsey, insieme con le altre piccole isole). In ognuno di questi bailiwicks sono un governatore e un bailiff nominati dalla Corona. Essi hanno la facoltà di riscuotere le tasse, non hanno rappresentanti al parlamento dell'impero e godono di una legislazione separata soggetta solo al Consiglio privato, mentre gli atti del parlamento dell'impero per essere validi nelle isole devono essere registrati dall'Assemblea degli stati. Negli ultimi anni, molti Inglesi hanno cercato di sottrarsi alle gravi tasse dell'impero, acquistando la residenza nelle isole. Ma ora il Consiglio privato sta facendo pressione su di essi perché contribuiscano al bilancio britannico. Il servizio obbligatorio nella milizia vige in tutte le isole. Molte vecchie leggi ed usanze, diverse da quelle di Inghilterra e Francia, hanno sopravvissuto fra gli abitanti delle isole.
L'influenza che gli ugonotti esercitarono sulle isole contribuì a mantenere l'uso del dialetto franco-normanno, il quale è soggetto a molte varianti nell'isola di Serk e anche in Guernsey e in Alderney, mentre i dialetti di Jersey comprendono elementi di probabile provenienza dal Maine francese. L'inglese è peraltro adoperato generalmente e i dialetti sono in piena decadenza.
La pesca e la coltivazione del suolo, che è povero, furono le occupazioni principali, accompagnate dalla manifattura di vesti a maglia fatte con lana proveniente dall'Inghilterra. L'agricoltura fu migliorata col lavoro e con la persistente fertilizzazione per mezzo delle alghe.
Jersey prese parte fin dall'inizio alla pesca del merluzzo a Terranova. Guernsey, nei secoli XVII e XVIII sviluppò una vita marinara, e i suoi vascelli parteggiarono per i re inglesi contro quelli francesi durante le frequenti guerre. L'introduzione della coltivazione degli ortaggi portò la prosperità nell'agricoltura, ma la fine della guerra da corsa segnata dalla pace del 1815 significò una crisi per Guernsey. Nel sec. XIX con un grande sforzo fu costruito a Guernsey un porto che giovò allo sviluppo delle rapide comunicazioni permettendo così a Jersey e a Guernsey, ognuna in modo diverso, di fornire i mercati delle città industriali della Gran Bretagna. Jersey applicò metodi intensivi per la produzione delle patate primaticce e la coltivazione dei pomodori. Guernsey, più a N. e più in mare aperto, non essendo abbastanza calda nell'estate per competere con Jersey, ha invece coperto grandi estensioni di terreno con serre e produce pastinache, fiori, frutta, pomodori, ecc. Jersey e Guernsey hanno poi allevamenti di bestiame di gran valore per l'industria del latte. A Jersey il 28% degl'individui maschi esercita l'agricoltura, a Guernsey circa il 24%, benché a Jersey la maggioranza di questi agricoltori sia composta di contadini, mentre a Guernsey di giardinieri. Queste percentuali non hanno riscontro nelle Isole Britanniche. L'esportazione dalle due maggiori isole normanne in Gran Bretagna (patate, pomodori, frutta e fiori) nel 1931 ebbe un valore superiore a 2.500.000 lire sterline. Guernsey e Alderney esportano inoltre granito, che si estrae da numerose cave. La popolazione complessiva nel 1931 era di 91.061 ab., dei quali 50.455 a Jersey, 39.406 a Guernsey, 2700 ad Alderney e 500 a Serk. A Serk molti turisti si recano attratti dalla sua bellezza. Alderney, benché pure molto pittoresca, ha visto invece diminuire la popolazione. Centri più importanti sono: St Peter con 18.000 ab. nell'isola Guernsey e St Helier (27.900) a Jersey. Servizî regolari di navigazione mettono in comunicazione le isole con Southampton, Weymouth, Saint-Malo e Cherbourg.
(V. tavv. CXLIII e CXLIV).
Bibl.: G. Noury, Géologie de Jersey, Parigi 1886; D. T. Ansted e R. G. Latham, channel Islands, 3ª ed., Londra 1893; J.-P.-E. Havet, Les Cours Royales des Ĩles de la Manche, Parigi 1878; E. Mac Culloch, Guernsey Folklore, Londra 1903; J. L. V. Cachemaille, The Island of Sark, Londra 1928; Pubblicazioni della Société Jersiaise e della Société Guerneisiaise; E. E. Bicknell, The Channel Islands, Londra 1923.