MENTAWEI, Isole (A. T., 95-96)
Gruppo insulare dell'Indonesia, situato di fronte (a 80-130 km.) alla costa occidentale di Sumatra, e formato da quattro isole maggiori (da N. a S.: Siberoet, la più grande, poi Sipoera, Noord Pagai e Zuid Pagai) e da un numero notevole d'isolette e di scogli corallini (superficie complessiva, 5090 kmq.). Le isole Mentawei, che rappresentano la parte più elevata di un'anticlinale parallela a quella che forma la catena di Sumatra occidentale, sono montuose 1400 m. di altezza massima) e formate prevalentemente da arenarie e calcari. Il canale che separa il gruppo da Sumatra si è formato, in seguito a un movimento di sommersione, nel Cenozoico recente.
Gli abitanti (17.500) appartengono al gruppo indonesiano.
Alla conoscenza della loro cultura ha contribuito notevolmente il naturalista italiano Elio Modigliani (1894). Era caratteristica di essa la mancanza d'una coltivazione regolare dei cereali, l'assenza degli animali domestici, come il bufalo e il bue, il cavallo, la pecora e la capra, e l'ignoranza della tessitura e della metallurgia. Il cibo principale è fornito ancor oggi dalle piante a tubero, come il kladi (Colocasia antiquorum). Gli uomini portavano una cintura pubica di corteccia d'albero battuta e un cappello confezionato con le foglie della palma del sagù, mentre le donne si vestivano di un sottanino dì foglie di pusango. Tutt'e due i sessi si tatuavano abbondantemente su tutto il corpo. L'arco e la freccia, dalla punta avvelenata, erano le armi principali, la cerbottana vi era invece sconosciuta. Le imbarcazioni consistevano in tronchi d'albero scavati, muniti di vele e di doppio buttafuori.
Oltre alle piccole case su palafitte, che servono ancora da abitazione, vi sono delle case comuni per le riunion; (uma), pure poggiate su pali, che arrivano alla lunghezza di 40 m. Mancano capi provvisti di effettiva autorità. Prima del matrimonio regna presso ambo i sessi una grande libertà, mentre il matrimonio, concluso senza uno speciale prezzo di compera per la sposa, è per lo più monogamo e durevole. I cadaveri vengono deposti per terra o un po' al di sopra del terreno. Secondo la credenza degl'indigeni il mondo è popolato da spiriti quasi sempre maligni che mandano le malattie e vanno propiziati con cerimonie e sacrifici d'ogni genere e, in passato, anche sacrifici umani.
Bibl.: A. Maass, Bei liebenswürdigen Wilden, Berlino 1902; J. F. K. Hansen, De groep Noord- en Zuid-Pageh van de Mentaweieilander, in Bijdragen tot de Taal- Land- en Volkenkunde van Nederlandsch-Indie, LXX, p. 113, l'Aia 1915; E. M. Loeb, Mentawei Social Organisation, in Americ. Anthropologist, 1928; id., Mentawei Religious Cult, ibid., 1929; E. Modigliani, Appunti etnologici su Sipora, in Arch. per l'Antrop., LX-LXI, Firenze 1932.