Arcipelago dell’Indonesia (6097 km2 con 21.000 ab. ca.), allungato parallelamente alla costa occidentale di Sumatra, a circa 150 km di distanza; è formato da circa 70 isole, fra cui le più importanti sono quelle di Siberut, la più grande, Sipora e il gruppo delle Pagai. Tutto l’arcipelago è di origine vulcanica, di natura collinosa e fertile (canna da zucchero, tabacco, noci di cocco, copra, che vengono esportati).
La popolazione appartiene a uno strato paleo-indonesiano, con caratteri somatici che ricordano il tipo polineside. L’organizzazione socioeconomica era relativamente semplice, l’alimentazione si basava sulla caccia, la pesca e la coltivazione di piante da bulbo. Il villaggio tradizionale tipico consisteva di una o più case comuni (uma) circondate da abitazioni unifamiliari (lalep) e da quelle, distinte, dei celibi e delle vedove (rusuk). L’autorità tradizionale era affidata al consiglio degli uomini sposati. Sembra siano stati praticati, fino alla metà del 20° sec., il sacrificio umano e la caccia alle teste, comportamenti tipici dell’area, legati intimamente alle istituzioni politiche e militari dei diversi gruppi umani.