LÈRINS, isole di (A. T., 35-36)
Gruppo di isole, che sorge presso la costa meridionale francese di fronte a Cannes. La maggiore è l'isola di Sainte-Marguerite, vasta 2,10 kmq.; conserva il forte che vi fu costruito al tempo del Richelieu. Più piccola è l'isola Saint-Honorat, che conserva un castello, costruito nel secolo XI e rimaneggiato nei secoli XII e XIV, ma che è celebre soprattutto per il convento che vi fu stabilito verso il 410 dal monaco Onorato.
Il convento, organizzato secondo la regola orientale, divenne presto un centro di vita spirituale della Gallia meridionale, e da esso uscirono molti vescovi dei secoli V e VI: Eucherio di Lione, Ilario e Cesario di Arles, Salviano di Marsiglia, Lupo di Troyes, Massimo e Fausto di Riez; lo stesso Onorato divenne vescovo di Arles. Il fiorire della teologia vi è attestato dall'opera di Vincenzo di Lérins. Il regime di vita di Lérins servì di modello per altri conventi. Nel sec. VII vi fu introdotta la regola benedettina; vi si contavano allora più di 3000 monaci. Nel 732 l'isola fu saccheggiata dai pirati, e l'abate Porcario con molti monaci fu ucciso. Dal sec. XI Lérins acquistò molti possessi sulla costa e nell'interno della Francia; possedette il diritto d'immunità e costituì un suo proprio territorio. I saccheggi dei pirati diedero motivo ai re di Francia nel sec. XV di occupare con le truppe l'isola. Dal 1464 il convento divenne una commenda, e prese sempre più il carattere di un capitolo di canonici. Sul principio del sec. XVI fu riformato secondo le norme di Cluny e unito alla congregazione cassinese, e per questa ragione sorsero gravi complicazioni col governo francese. Nel 1635 gli Spagnoli saccheggiarono l'isola e cacciarono i monaci, che ritornarono nel 1637. Nel 1639 Lérins si unì alla congregazione di S. Mauro, ma se ne staccò nel 1645; nel 1739 si unì alla congregazione di Cluny, e da quel tempo le sue condizioni economiche deperirono rapidamente. Nel 1788 il vescovo di Grasse ottenne da Pio VI la soppressione canonica di Lérins e il passaggio dei beni alla mensa episcopale; nel 1791 prese possesso dell'isola la Repubblica Francese. Nel 1869 i cisterciensi riacquistarono il convento, ma dovettero ricostruire tutto. Degli edifici antichi si sono conservate solo alcune cappelle e una torre del sec. XIII.
Bibl.: L. Alliez, Histoire du monastère de Lérins, voll. 2, Parigi 1662; F. Arnold, Caesarius von Arelate, Lipsia 1894; A. Malnory, Saint Césaire d'Arles, Parigi 1894; Cartulaire de L., in Annales de la Société des Lettres des Alpes Maritimes, tom. I, 1883, tom. II, 1905 (v. un supplemento del tomo XXIV, di questi Annali, 1922, pp. 115-198); H. Moris, L'Abbaye de Lérins, Parigi 1909; A. C. Cooper-Marsdin, The History of the island of L., Cambridge 1913; Dictionnaire d'archéologie chrét. et de liturgie, VIII, ii, pagine 2596-2627.