GIGLIO, Isola del (Αἰγίλιον, Igilium)
Isola dell'arcipelago toscano, abitata fino dalla prima Età del Ferro. Se ne hanno notizie storiche solo dal I sec. a. C. in cui era possedimento della famiglia dei Domizi Enobarbi: qui fu infatti riunita la flotta che C. Domizio condusse contro Marsiglia (Caes., Bell. civ., i, 34). Era coperta di selve, ma già in epoca romana si sfruttavano le sue cave di ottimo granito.
I resti più notevoli sono quelli di una villa costruita vicino ed intorno ad un porto corrispondente in parte al porto moderno; costruita nel I sec. a. C. e ampliata nel I d. C., questa villa si stendeva su più ripiani appoggiati in parte su terrapieni e in parte su sostruzioni a vòlta, e si affacciava sul mare dall'alto della scogliera, con grandi muraglioni di sostegno. I suoi resti sono però troppo scarsi per individuarne le caratteristiche e la distribuzione degli ambienti. Tracce di altre costruzioni, certo connesse con la villa stessa, si notano più a monte, a poca distanza. Nel V sec. vi si rifugiarono dal continente popolazioni litoranee per sfuggire agli orrori delle invasioni; nel Medioevo fu possesso dei monaci cistercensi, quindi dei Conti di Sovana, poi, dal XIV sec., della Repubblica fiorentina.
Bibl.: A. Brizzi, Appunti di storia del Giglio, Firenze; R. Del Rosso, Pesche e Peschiere antiche e moderne, Firenze 1905, p. 125; G. Pellegrini, in Not. Sc., 1901, p. 55; P. Raveggi, ibid., 1919, p. 275 ss.
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