‛IṢMET pascià (nella nuova grafia turco-latina Ismet PaŞa)
Primo ministro della repubblica di Turchia, nato a Smirne nel 1884 da famiglia originaria da Malatya. Capitano di stato maggiore (1906), occupò cariche militari nella penisola balcanica e nello Yemen, partecipò alla guerra balcanica e a quella europea. All'armistizio si trovava a Costantinopoli con il grado di colonnello nel Ministero della guerra; iniziatosi in Anatolia il movimento contro l'invasione greca, si recò ad Angora a fianco di Muṣṭafà Kemāl ed ebbe affidata la carica di capo di stato maggiore delle forze nazionali; nel 1921 ricevette il comando generale delle forze operanti sul fronte occidentale; nel 1922 fu elevato al grado di generale di divisione (ferīq). Finita la guerra anatolica, presiedette la delegazione turca a Losanna e ottenne un notevole successo diplomatico (1923). Tornato ad Angora, entrò come ministro degli Esteri nel gabinetto presieduto da Feṭhī Bey; il 30 ottobre 1923 costituì egli stesso un nuovo ministero e governò fino al novembre del 1924. Riprese la direzione del governo nella primavera del 1925 e condusse una politica energica contro i ribelli curdi e gli avversarî del nuovo regime repubblicano. Muṣṭafà Kemāl considera I. come il principale suo collaboratore e gli ha affidato la presidenza effettiva del Partito repubblicano del popolo, che attualmente è arbitro del potere in Turchia. Durante il governo di ‛Ismet Pascià sono state deliberate tutte le radicali riforme tendenti a occidentalizzare il paese. Nel 1931 I. fece un viaggio ad Atene e a Budapest; nell'aprile del 1932 andò a Mosca e nel maggio a Roma in visita ufficiale.