ISMAIL (l'antico nome moldavo era Şmil; A. T., 79-80)
Città della Bessarabia meridionale (Romania), capoluogo del dipartimento omonimo. Sorge sulla riva sinistra del braccio danubiano di Chilia, e ha un porto fluviale di notevole movimento (cereali). Conserva i resti di una fortezza che vi costruirono i Turchi (secoli XV-XVI) e possiede alcune belle chiese. Ismail ha 26.123 ab. (1930) ed è sede di un vescovo greco-orientale.
Il dipartimento d'Ismail ha una superficie di 3561 kmq. e una popolazione di 224.229 ab. Il 67% della superficie è occupato da seminativi (quasi la metà a orzo, un quarto a grano e poco meno a granturco); i vigneti coprono oltre 10.000 ettari. È l'unico dipartimento romeno privo affatto di foreste. Vi ha importanza l'allevamento del bestiame (1927: 36.500 equini, 34.100 bovini, 195.000 ovini e 27.000 suini) e la pesca.
Storia. - La data della fondazione è incerta, ma si crede che la città sia stata costruita, nel suo primo nucleo, dai Genovesi. Nel sec. XVI alcuni viaggiatori parlano d'Ismail come di una città turca; nel 1632 fu depredata dai Cosacchi; dal 1761 al 1772 fu sede di un metropolita ortodosso. Nel 1770 I. fu occupata per la prima volta dai Russi, ma dopo la pace di Küčük Kainargi fu restituita alla Turchia e da questa fortificata. Lo stesso avvenne nel 1790, quando la città fu presa da A. V. Suvorov, e poi restituita ai Turchi nel 1791, dopo la pace di IaŞi; nel 1809 invece la città fu presa definitivamente dai Russi, ai quali fu attribuita nel trattato di pace di Bucarest del 1812, ma passati poco più di quarant'anni, dopo le sconfitte russe di Crimea, Ismail fu attribuita dal trattato di Parigi del 1856 alla Moldavia. Nella guerra russo-turca poi, del 1877-78, la città fu occupata dai Russi che ne ottennero il possesso in base al trattato di Berlino, e solo in seguito all'annessione della Bessarabia alla Romania, del 24 gennaio 1918 (cfr. bessarabia, VI, p. 810), la città è ridivenuta romena.