ISLY
. Fiume dell'Africa settentrionale, che nasce nel Marocco occidentale a SO. di Oudjda, e sotto il nome di Ouadi Bou Naïm si riunisce alla Muila, affluente della Tafna.
Dei varî scontri avvenuti sulle sue rive il più noto è quello che si verificò il 14 agosto 1844, tra Francesi e Marocchini.
Alla fine del 1843 l'emiro Abd el-Kader, battuto a più riprese dalle truppe del gen. Bugeaud, si era rifugiato in territorio marocchino, consenziente ‛Abd ar-raḥmān, sultano del Marocco. Abd el-Kader sollevò le tribù marocchine di frontiera inducendole a compiere razzie in territorio algerino. Il Bugeaud fece allora occupare stabilmente Lalla Maghnìa sulla riva sinistra del Tafna dal gen. Lamoricière. I Marocchini, che consideravano il Tafna come confine, il 30 maggio 1844 attaccarono il campo francese di Lalla Maghnìa, ma furono respinti. Il Bugeaud, conformemente alle direttive del Governo, cercò di venire a patti, ma le trattative fallirono. Decise allora di attaccare i Marocchini. Il Bugeaud disponeva di 19 battaglioni di fanti (9500 uomini), 19 squadroni (1600 cavalli), 400 indigeni e 16 pezzi. Le forze marocchine, comandate dal figlio del sultano, Muley Moḥammed, ammontavano a circa 25.000 cavalli, 10.000 fanti e 11 cannoni.
Nel pomeriggio del 13 agosto, le truppe francesi si avvicinarono a metà distanza dal campo nemico. Alle 2 del mattino successivo ripresero la marcia e avanzando su tre colonne per la riva sinistra dell'uàdi Isly giunsero alle 8 davanti al campo nemico, situato sulle alture della riva destra dell'uàdi, fra questo e Oudjda. I Francesi assunsero allora la famosa formazione a "losanga" ideata dal Bugeaud per combattere gli arabi (formata coi battaglioni disposti in quadrato e con l'artiglieria e la cavalleria al centro) e puntò direttamente sul campo nemico, mentre l'artiglieria dal centro appoggiava col fuoco il movimento. La numerosa cavalleria nemica investì furiosamente la "losanga" da ogni parte, ma sgominata dal fuoco non riuscì a intaccarla e cominciò a sbandarsi. Allora il Bugeaud fece uscire dal quadrato gli squadroni e li lanciò avanti: parte di essi si gettarono sul campo nemico catturandovi i cannoni e gl'impedimenta; il resto si lanciò contro la cavalleria nemica, che ancora minacciava il fianco destro francese, determinandone la fuga. Le truppe francesi, formatesi su due linee di colonne di battaglioni, assaltarono il campo e ricacciarono oltre l'Isly i Marocchini, che fuggirono in piena rotta. A mezzogiorno il combattimento era finito e i Francesi si sistemarono sul campo conquistato. I Francesi ebbero 27 morti e 99 feriti. I Marocchini abbandonarono sul terreno 800 morti, 18 bandiere e 11 cannoni.
La vittoria d'Isly segnò la fine della guerra: la pace, sanzionata dal trattato di Tangeri (10 settembre 1844), impegnò il Marocco a espellere Abd el-Kader e a riconoscere i confini voluti dalla Francia. Il maresciallo Bugeaud ebbe conferito dal re di Francia il titolo di duca d'Isly.