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Iside e Osiride

di Tommaso Gnoli - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Iside e Osiride

Tommaso Gnoli

Amore e risurrezione nell'antico Egitto

Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione dell'eterna rinascita della natura dopo il letargo invernale. In età ellenistica le loro figure si diffusero nel bacino del Mediterraneo raggiungendo l'Italia, dove divennero molto popolari; in seguito, all'interno dell'Impero Romano, il loro culto si trasmise anche nei territori del Nord

Fratelli e sposi

Nella mitologia dell'antico Egitto Iside era la dea della magia, della fertilità e della maternità, una delle nove divinità più importanti del pantheon egizio, mentre Osiride, suo fratello e sposo, era il re dell'oltretomba. Nella religione egizia, la figura di Iside era associata alla costellazione della Vergine. A giudicare dal simbolo geroglifico che la rappresenta (un trono) è molto probabile che originariamente Iside fosse la dea della regalità. Sia Iside sia Osiride nacquero dall'unione tra il Cielo (Nut) e la Terra (Geb). Iside viene spesso rappresentata come una vacca, oppure come una donna con la testa di vacca, o ‒ più spesso ‒ come una donna recante sulla testa due corna di vacca serranti un globo solare.

Relazioni pericolose

Secondo la leggenda Osiride era molto amato dagli uomini poiché insegnò loro l'agricoltura e la fabbricazione del vino. Suo fratello Seth, invidioso, riuscì con un inganno a rinchiuderlo in un sarcofago e a gettarlo nel Nilo, affogandolo. Da questo delitto ebbero origine le annuali inondazioni del Nilo. Iside, con l'aiuto della sorella Nefti, riuscì a riportare in vita Osiride grazie ai suoi poteri magici, ma non poté evitare che Seth lo facesse a pezzi, poi sparsi per tutta la Terra. Iside, allora, cercò i pezzi del compagno e, pur non trovandoli tutti, riportò magicamente in vita Osiride, con cui si accoppiò rimanendo incinta. Poco dopo Osiride morì, perché la magia di Iside non bastava a farlo vivere più a lungo. Allora gli altri dei decisero di farlo re del mondo sotterraneo, dove egli avrebbe regnato, ma non prima che la sua morte venisse vendicata. Il figlio di Osiride e di Iside, Horus, fin dalla nascita cercò di vendicare il padre. Venne portato in segreto nelle paludi del delta del Nilo e, non appena l'età lo consentì, sfidò in battaglia Seth. La tradizione sulla conclusione della battaglia è duplice: secondo alcuni Seth perdette e, condannato dalle altre divinità, fu costretto ad abbandonare l'Egitto; secondo altri, invece, la battaglia finì in parità e i due contendenti furono costretti a riconciliarsi. La loro conciliazione rappresenterebbe l'unità tra il Basso e l'Alto Egitto.

La fortuna di Iside e Osiride nel mondo classico

Benché Iside e Osiride siano divinità antichissime, la diffusione del loro culto divenne mondiale in età ellenistica (ellenismo) e quindi romana. L'amore tra Cesare e Cleopatra certamente giovò molto alla diffusione del culto di Iside a Roma: certo è che dopo l'uccisione di Cesare venne decretata l'erezione di un tempio di Iside a Roma. Questa impresa venne interrotta da Augusto, il quale aveva combattuto contro Cleopatra e il suo nuovo amante, Marco Antonio, ma il culto egiziano rimase notevolmente diffuso in tutto l'impero. Fu solamente il cristianesimo che, tramite una vera e propria persecuzione, riuscì lentamente a sradicare questa fede profonda e diffusa.

Il mito sopra riferito della ripetuta morte e risurrezione di Osiride accomuna questa divinità ad altre che condividono tale caratteristica e che vengono generalmente associate con la rinascita della natura dopo il letargo (la 'morte') invernale. Quella delle divinità risorgenti è una categoria ben rappresentata in quasi tutte le culture del Mediterraneo, in particolare nel mondo greco e d'Asia Minore con la figura di Attis. La caratteristica di essere in grado di vincere la morte, poi, collocò Osiride in un ristretto ambito di divinità che, alla fine dell'evo antico, quando già si andava decisamente diffondendo il cristianesimo, erano credute depositarie del mistero della morte e della risurrezione. Su di esse filosofi neoplatonici e gnostici costruirono sistemi religiosi e filosofici talvolta di grande complessità.

Vedi anche
Osiride (gr. ῎Οσιρις) Dio egizio, forse originario di Busiri, nel Delta. Nel sistema genealogico della teologia eliopolitana, figlio di Geb e di Nut, fratello di Iside, di Nefti e di Seth. La versione ellenistica del suo mito, che tuttavia trova conferma nelle allusioni dei testi iscritti sulle piramidi, lo ... Nefti (gr. Νέϕϑυς) Dea egizia, forse in origine di natura celeste, presto assimilata a Iside. Con Iside, Nefti fu accolta nell’enneade eliopolitana, come sposa di Seth (poi di Thot), e nella religione di Osiride, in cui Iside e Nefti sono ‘le due sorelle’, ‘le due vedove’, ma Nefti è in posizione secondaria ... File (gr. Φίλαι) Isola a monte della prima cateratta del Nilo, al confine con la Nubia. Un primo tempio dedicato a Iside (venerata a File) fu costruito da Nectanebo I (380-362 a.C.); a epoca tolemaica appartengono i templi nella parte meridionale; il complesso dei vari edifici fu riunito da un vasto colonnato ... ellenismo Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera area del Vicino e del Medio Oriente, dalla Macedonia fino all’India, dal Mar Nero e dal Danubio ...
Categorie
  • MITOLOGIA in Religioni
  • MITOLOGIA in Letteratura
Tag
  • BACINO DEL MEDITERRANEO
  • RELIGIONE EGIZIA
  • ETÀ ELLENISTICA
  • TEMPIO DI ISIDE
  • ANTICO EGITTO
Altri risultati per Iside e Osiride
  • Iside
    Enciclopedia on line
    (gr ῏Ισις) La maggiore divinità femminile dell’antico Egitto, il culto della quale è originario del Delta, probabilmente della città di Buto. Si ritiene fosse in origine una divinità celeste, e a ciò si attribuisce la sua assimilazione a Hathor e alla stella Sirio. La fortuna di I. è in ogni caso dovuta ...
  • ISIDE
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XIX, p. 600) Nicola Turchi I misteri isiaci nell'età ellenistica. - Durante il periodo ellenistico Iside, pure essendo sempre associata a Osiride, cambiato in Serapide dalla sagace politica di Tolomeo Sotere, finì col concentrare in sé tutto il meglio del mito osiriano, diventando la figura centrale ...
  • ISIDE
    Enciclopedia Italiana (1933)
    Giulio Farina . Dea egiziana. Il nome 'îse (gr. 'σις, copto êse) significa "sede" e può essere o la personificazione della sede celeste oppure quella del trono del dio Osiride (secondo il Sethe), al quale venne data come moglie. In un'arcaica mitologia primitiva dell'alto Egitto ella aveva creati gli ...
Vocabolario
iṡìdio
isidio iṡìdio s. m. [der. del gr. ἴσις -ιδος, sorta di pianta]. – In botanica, escrescenza semplice o ramificata, che si sviluppa sul tallo di certi licheni, con funzione di propagolo.
M. E.
M. E. – Abbreviazione di Medio Evo (medioevo), usata talvolta in opere di carattere storico.
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