(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto dal testo biblico in relazione con il riso d’incredulità con cui la madre Sara accolse la notizia della sua prossima nascita o, secondo altri testi, con il riso di gioia del padre Abramo. L’episodio più famoso concernente I. è quello della prova cui Dio sottopose Abramo, chiedendogli di offrire I. in sacrificio; Abramo obbedì e si accinse a uccidere il figlio: ma un angelo intervenne a trattenerlo, poiché era bastata a Dio la prova avuta della sua obbedienza (Genesi 22, 1-19). A I. Abramo diede in moglie la congiunta Rebecca, fatta venire da Ḥārān; e da essa nacquero i gemelli Esaù e Giacobbe. I. morì in Hebron a 180 anni e fu sepolto nella tomba di Abramo, nella grotta di Makhpēlāh.