COSTA, Isaäc da
Poeta olandese, nato nel 1798 ad Amsterdam, morto ivi nel 1860. Bilderdijk ebbe un grande influsso su lui e a lui è da attribuirsi probabilmente per la massima parte che d. C. sia passato al calvinismo, di cui divenne uno dei più battaglieri assertori. Purtroppo il d. C. derivò dal suo maestro anche una forte nota retorica nella poesia. Nel violento libello Bezwaren tegen den geest der eeuw (Accuse contro lo spirito del secolo, 1823) il d. C. attaccò i principî affermati dalla Rivoluzione francese. Ma ancora prima aveva pubblicato Poëzy in due volumi. In seguito, fino al 1840, la sua attività si limitò più che altro a scritti polemici di carattere politico-religioso. Ma in seguito la sua lira si fece nuovamente sentire con Politieke Poëzie (Poesia politica). Notevoli fra le liriche di questo genere: Vijf en twintig jaren (Venticinque anni) in cui egli tratta dal suo punto di vista i principali avvenimenti del periodo 1815-1840; Aan Nederland in de lente van 1844 (All'Olanda nella primavera del 1844), che si riferisce alle difficoltà finanziarie del suo paese; Wachter! wat is er van den nacht? (Guardiano, che ne è della notte?), in cui profetizza la rivoluzione del 1848; e infine 1648 e 1848 che contrappone l'anno della pace (la pace di Münster) e l'anno della Rivoluzione. Nel 1848 aveva già pubblicato il suo Hagar, in cui Hagar personifica l'Islam. In Slag bij Nieuwpoort (Battaglia presso Niewport), pubblicato nel 1859, magnifica l'impresa militare di Maurizio di Nassau nel 1600.
L'importanza massima del da Costa non è riposta tanto nella sua opera artistica, quanto nella parte che ebbe nel Réveil, molto importante movimento spirituale che mirava a ridestare la vita religiosa.
Bibl.: Le opere complete, Kompleete Dichtwerken, con uno sguardo sulla vita e le opere dell'autore, sono state pubblicate da Hasebroek. Inoltre: W. G. C. Byvanck, De jeugd van I. D. C. (La gioventù di I. D. C.); e A. Pierson, in Oudere tijdgenooten, 2ª ed., 1904.