Musicista (Camprodón, Catalogna, 1860 - Cambo-Les-Bains 1909). Studiò con diversi maestri (A.-F. Marmontel e F. Liszt per il pianoforte, F.A. Gevaert, S. Jadassohn, C. Reinecke e V. d'Indy per la composizione) ma fu soprattutto autodidatta. Precocissimo concertista e dal 1880 prof. di pianoforte a Barcellona, poi a Madrid, si dedicò in seguito specialmente alla composizione, nella quale, primo tra gli Spagnoli dell'Otto-Novecento, seppe trarre dalla tradizione popolare spagnola (specialmente dall'andalusa) suggerimenti per una musica poeticamente e stilisticamente valida anche fuori dell'ambiente nativo. Tra le sue moltissime composizioni (teatrali e soprattutto strumentali) emergono, oltre l'opera Pepita Jiménez, le semplici e ispirate pagine pianistiche della giovinezza (specialmente gli Chants d'Espagne) e quelle, più complesse e raffinate, della maturità, quali Iberia, Navarra.