Welsh, Irvine
Welsh, Irvine. ‒ Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore scozzese (n. Leith 1958). Abbandonati gli studi, si è trasferito a Londra dove ha aderito al movimento punk e ha avuto i problemi di tossicodipendenza: esperienze alla base di Trainspotting (1993; trad. it. 1996), romanzo che con la versione cinematografica di D. Boyle nel 1996 impone W. come portavoce della cosiddetta generazione chimica. Intrecciando narrazioni in terza e prima persona, W. caratterizza idiomaticamente (nello slang scozzese) le storie di un gruppo di giovani marginali edimburghesi con una scrittura ironica e disincantata, che mescola realismo e visionarietà lisergica. Se le raccolte di racconti Ecstasy (1996; trad. it. 1996) e The acid house (1994; trad. it. 1999) prendono spunto dall'uso di droghe per narrare un sottoproletariato urbano disperato e violento, più complessi nella struttura e nell'analisi dei personaggi sono Marabou Stork nightmares (1995; trad. it. Tolleranza zero, 2001), viaggio nella mente di un giovane in coma dopo un tentato suicidio, e Filth (1998; trad. it. 1998), epopea dello squallore vincente di un sergente di polizia corrotto e cocainomane. Con Glue (2001; trad. it. 2002), romanzo di formazione i cui personaggi rifluiscono, con i protagonisti di Trainspotting, in Porno (2002; trad. it. 2003), W. enuclea illusioni e debolezze di una generazione incapace di diventare adulta, le cui premesse adolescenziali sono messe a fuoco da Skagboys (2012; trad. it. 2012), prequel del romanzo di esordio. Tra le altre opere, The bedroom secrets of the master chefs (2006; trad. it. I segreti erotici dei grandi chefs), Kingdom of Fife (2007; trad. it. Una testa mozzata 2008) e Crime (2008; trad. it. 2009).