IRÚN (A. T., 41-42)
Città spagnola sulla frontiera francese, nella provincia basca di Guipúzcoa. Sorge sulla riva sinistra del Bidassoa, presso la stazione ferroviaria omonima, sulla linea di comunicazione Parigi-Madrid. Da Irún parte anche un tronco che conduce a Elizondo, risalendo la valle del Bidassoa. Il primo ricordo storico della città risale al 1203, quando Irún apparteneva già al regno di Castiglia. Data la sua posizione, fu più volte attaccata dai Francesi, che vi subirono due disfatte memorabili (1522 e 1813), e in contrasto con la vicina Fuenterrabía; un certo sviluppo prese solo di recente, in rapporto con l'intenso commercio di transito che la anima, e con un certo fiorire d'industrie, connesse coi prodotti della regione vicina (estrazione del ferro). Sebbene la popolazione non tocchi ancora i 15 mila abitanti, è più che raddoppiata nell'ultimo cinquantennio (7 mila abitanti nel 1880). Notevole il movimento turistico, favorito dalla tramvia elettrica, che mette in comunicazione la città con S. Sebastiano.
Gli edifici più importanti sono: le case capitolari, che datano dal 1763, e l'antica chiesa parrocchiale di Nostra Signora del Giuncheto, con bell'altare disegnato dal maestro Bernabé Cordero nel 1647 e scolpito da Juan Bascardo.