ALEANDRI, Ireneo
Architetto, nato a Sanseverino Marche l'8 aprile 1795, morto a Macerata il 6 marzo 1885, discepolo in Roma, all'Accademia di S. Luca, di Raffaele Stern e di Giuseppe Camporese, diffuse e continuò fino oltre la metà del sec. XIX i canoni e le forme dell'architettura neoclassica, con sobria grandiosità e piacevole purezza. Architetto del cardinale Benvenuti, vescovo di Osimo, ed ingegnere pontificio per la provincia di Spoleto, operò specialmente nelle Marche e nell'Umbria, costruendo i teatri di Sanseverino (1823), di Ascoli Piceno (1841-1846) e di Spoleto (1854-1864), lo Sferisterio di Macerata (1821-1829), la facciata del palazzo comunale di Foligno, l'ospedale di Treja e il cimitero di Sanseverino. È effettivamente opera dell'A., per quanto attribuito generalmente a Giuseppe Bertolini, il grandioso ponte dell'Ariccia (1846-1853) a tre ordini di archi, alto sul torrente circa 60 metri, largo 9, lungo 312.
Bibl.: V. Aleandri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.