IPSICLE (‛Υψικλῆς)
Matematico eminente, fiorì probabilmente in Alessandria verso il 200 a. C. È della generazione seguente a quella di Apollonio. È ritenuto autore del cosiddetto XIV libro d'Euclide (in L. Heiberg, Euclidis opera omnia...), in cui si dà la costruzione dell'icosaedro e dodecaedro regolari. Studiò le progressioni aritmetiche, e definì i numeri poligonali, in funzione di queste. Scrisse un trattato sul levare delle stelle, in cui per la prima volta appare nell'astronomia greca la divisione babilonese del circolo dell'eclittica in 360°.
Bibl.: L. Th. Heath, The Thirteen books of Euclid's elements, seconda edizione, Cambridge 1926; K. Manitius, Des Hypsikles Schrift Anaphorikos, Dresda 1888.