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IPPOMENE

di Angelo Taccone - Enciclopedia Italiana (1933)
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IPPOMENE (‛Ιππομένης, Hippomĕnes)

Angelo Taccone

Eroe beotico, originario d'Onchesto, figlio di Megareo (o di Ares) e di Merope. La bella Atalante (v.), beotica di Scheno, aveva posto come condizione agli aspiranti alle sue nozze che la dovessero prima vincere alla corsa, nella quale essa era velocissima. Gli sconfitti dovevano essere messi a morte. Il gran numero dei pretendenti tragicamente finiti non valse a distogliere dalla prova l'innamorato I., il quale invocò tuttavia, prima di presentarsi al cimento, l'aiuto di Afrodite, che gli donò tre pomi d'oro colti nel giardino delle Esperidi o in quello di Afrodite stessa in Cipro. Durante la gara, quando sarebbe stato in pericolo di venir sorpassato da Atalante, doveva I. lanciare uno dei tre magici pomi; la fanciulla, irresistibilmente attratta, si sarebbe indugiata un istante a raccoglierlo, e Ippomene avrebbe potuto frattanto distanziarla. E così avv enne, con grande soddisfazione, del resto, anche di Atalante, che s'era pur essa accesa del bellissimo giovane. Ma questi nella sua felicità dimenticò di offrire sacrifizî di ringraziamento ad Afrodite, la quale, adirata, allorché i giovani sposi nel viaggio verso Onchesto si trovarono ad attraversare un boschetto sacro a Cibele, li indusse a violarne coi loro trasporti d'amore la santità sicché Cibele indignata li cambiò in leoni che aggiogò al proprio cocchio. La fonte letteraria più cospicua della leggenda è rappresentata da Ovidio, Metamorfosi, X, vv. 560-704. Nella letteratura italiana è nota la gustosa imitazione che della leggenda fece il Boiardo nell'episodio di Folderico (Orlando Innamorato, parte 1ª, canti XXI e XXII).

Vedi anche
Atalanta Eroina greca. Secondo la leggenda arcadica, era avversa alle nozze, ma venne infine vinta dalla costanza del pretendente Melanione. Secondo la leggenda beotica, vinceva nella corsa i pretendenti alle sue nozze, che venivano poi uccisi, ma fu vinta a sua volta da Ippomene che, gettandole i tre pomi aurei ... Esperidi (gr. ῾Εσπερίδες) Mitiche fanciulle dall’amabile canto che la leggenda greca pone in un’isola dei mari occidentali a custodire in un giardino i magici frutti dorati di un albero vigilato da un drago. ● La leggenda delle Esperidi ebbe molte varianti. Il numero delle Esperidi oscilla da 1 a 11, ma di ... Cibele (gr. Κυβέλη, lat. Cybĕle) Divinità identificata con la Grande Madre, dal 2° millennio a.Cibele oggetto di culto nel mondo antico a partire da una vasta area dell’Asia Minore, poi in Grecia e in Occidente (Kubaba).  ● La Cibele conosciuta dai Greci nel 6°-5° sec. (secondo alcuni molto prima) e il cui ... Afrodite (gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di Afrodite con la ...
Altri risultati per IPPOMENE
  • Ippomene
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    (gr. ῾Ιππομένης) Mitico eroe beotico, figlio di Megareo e di Merope. Vinse Atalanta nella gara di corsa a cui la fanciulla sottoponeva i suoi aspiranti, vincendoli e mandandoli a morte, grazie allo stratagemma di lanciare durante la corsa i pomi d’oro colti nel giardino delle Esperidi (o in quello ...
  • Ippomene
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Clara Kraus Personaggio mitologico; oriundo di Onchesto in Beozia, figlio di Megareo e di Merope, vinse con l'inganno nella gara di corsa Atalanta, figlia di Scheneo, ottenendo in tal modo di averla in isposa (Ovidio Met. X 560 ss.; v. ATALANTA). Assieme ad Atalanta I. è ricordato da D., con indicazione ...
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