SALVIANI, Ippolito
Medico e naturalista, nato a Città di Castello nel 1514, morto a Roma nel 1572. Raggiunse grande fama sia nell'esercizio, sia nell'insegnamento della medicina. Fu medico di Giulio III ed ebbe l'amicizia e la protezione del card. M. Cervini. Professò medicina pratica nell'università romana fino a tutto il 1568.
Più che alle opere mediche: De crisibus (1558); De calori naturali acquisito et febrili (1586); De urinis (1587); Variae lectiones de re medica (1588), il nome del S. è affidato alla sua grande opera Aquatilium animalium historia, che apparve in Roma nel 1558 e che gli diede rinomanza pari se non superiore a quella degli altri due grandi ittiologi del'500, P. Belon e G. Rondelet. L'opera del S. è un poderoso in-folio, che si adorna di 99 meravigliose tavole in rame, dedicato a Paolo IV. Vi sono descritte novantadue specie di pesci, con curiose notizie sopra i loro costumi, sul modo di pescarli, di acconciarli e infine sulle loro proprietà igieniche e mediche. S. coltivò con successo anche le lettere: dipinse i vizî del suo tempo in una vivace commedia, La Ruffiana (Roma 1554), che ebbe molte edizioni.
G. Marini, Degli archiatri pontifici, Roma 1784; G. Cuvier, in Biografia universale antica e moderna, L, Venezia 1829.