Teologo e scrittore (m. 235), sul quale tutte le fonti antiche si dimostrano molto incerte. Secondo la ricostruzione tradizionale, di cultura greca, forse discepolo di s. Ireneo, esponente della teologia del Logos, probabilmente in contatto con la corte imperiale dei Severi, fu a Roma avversario deciso di papa Callisto e contro questo si propose come antipapa, conservando la sua opposizione anche con i successivi pontefici Urbano I (222) e Ponziano (230). Deportato in Sardegna da Massimino il Trace (235) assieme a papa Ponziano (con cui si riconciliò), vi morì martire. Il suo corpo fu deposto il 13 agosto nel cimitero sulla Via Tiburtina che porta il suo nome, lo stesso giorno in cui il corpo del papa era deposto nel cimitero di Callisto. Festa, 13 ag. (in Oriente, 30 genn.).