IPPOCRATE di Siracusa
Capo del partito cartaginese a Siracusa, nel 215-212 a. C. Era nato a Cartagine, come il fratello Epicide (v.), da padre d'origine siracusana e da madre cartaginese. Fu mandato da Annibale presso Geronimo, re di Siracusa, per deciderlo ad allearsi con i Cartaginesi. Ma Geronimo venne ucciso, e a Siracusa si costituì un governo favorevole all'alleanza romana. I. ed Epicide, eletti fra gli strateghi, diedero opera a turbare i negoziati. Assediati dai Romani a Leontini (v. marcello), scamparono ad Erbesso e di là tornarono a Siracusa, che i Romani bloccarono. I. uscì dalla città per unirsi al cartaginese Imilcone; tornò sotto Siracusa quando essa era in parte in mano dei Romani, e di conserva con Imilcone ed Epicide tentò un assalto generale alle posizioni nemiche (212 a. C.). Fu però sconfitto, e perì poco dopo, nell'epidemia che distrusse l'esercito cartaginese.
Bibl.: A. Holm, Stor. della Sic. nell'ant., trad. ital., III, i, Torino 1901, p. 82; B. Niese, Gesch. der griech. u. maked. Staaten, II, Gotha 1899, pp. 515-534; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, ii, Torino 1917, pp. 287-299; E. Pais, Storia di Roma durante le guerre puniche, II, pp. 7-18; Th. Lenschau, in Pauly-Wissowa, Real-Encykl., VIII, col. 1779 segg.