ippocampo
Parte del cervello sita nella zona mediana del lobo temporale. Nell’uomo l’i., assieme alla fascia dentata, assume una conformazione non paragonabile alle altre zone della corteccia cerebrale: ha una forma che ricorda, nell’ambito di una descrizione anatomica, l’immagine del cavalluccio marino. Nell’i. propriamente detto si distinguono i seguenti strati: lamina midollare esterna, strati molecolare, lacunoso, radiato, lucido, oriens o delle cellule polimorfe, alveus ed ependima ventricolare.
Costituisce la porzione anteriore della circonvoluzione temporo-occipitale mediale. È situata sulla faccia inferiore o basale del cervello. I neuroni dell’i. possiedono la tendenza caratteristica a reagire con un’attivazione intensa anche a stimolazioni minime e hanno una scarica postuma particolarmente protratta; ugualmente, è bassa la loro soglia per l’attività convulsiva: questa tende a irradiarsi con una reazione a catena per tutto il sistema limbico e a coinvolgere le aree medio-corticali. Particolarmente importante è, inoltre, l’intervento dell’i. nell’attenzione, nell’apprendimento, nel condizionamento e nei processi mnesici.