ipotiroidismo
Insufficienza funzionale della tiroide. In ordine di decrescente gravità, si distinguono: il cretinismo, il mixedema, l’i. moderato. L’i. può essere primitivo quando consegue a insufficienza funzionale della ghiandola tiroidea; secondario quando è dovuto a una condizione morbosa dell’ipofisi (carenza di ormone tireostimolante); terziario, per una carenza dell’ormone di rilascio ipotalamico (TRH) e, infine, periferico quando consegue a deficit recettoriali o postrecettoriali. Nella grande maggioranza dei casi l’i. è primitivo e tra le cause principali spiccano: le tiroiditi autoimmuni, responsabili di una progressiva distruzione del parenchima ghiandolare; l’interferenza farmacologica (antitiroidei, litio, farmaci contenenti grandi quantità di iodio, ecc.); gli esiti della chirurgia sulla tiroide (tiroidectomia totale o subtotale) o della medicina nucleare (somministrazione di radioiodio); la carenza iodica. La diagnosi si fonda sui segni clinici (aumento di peso, intolleranza al freddo, stipsi, ecc.) e sulle indagini di laboratorio, volte a evidenziare la diminuita concentrazione nel sangue di ormoni tiroidei (triiodotironina e tiroxina), associata all’aumento della tireotropina e all’eventuale presenza di anticorpi antitiroidei, quali evidenza del meccanismo patogenetico responsabile (tiroidite).