ipomimia
Torpidità e scarsa mutevolezza dell’espressione mimica, tipica di melanconici e depressi e spec. dei malati parkinsoniani. Nel morbo di Parkinson l’i. si caratterizza in modo particolare per la ridotta capacità di modificare l’espressione della faccia alle variazioni dell’umore e costituisce, oltre a un disturbo del movimento, un deficit della comunicazione non verbale; nei pazienti affetti da tale patologia l’i. è più evidente di quanto non sia nei pazienti depressi, perché si accompagna a ipertonia dei muscoli del viso, tipica anch’essa della malattia. L’i. comporta non solo la riduzione delle manifestazioni facciali spontanee (se sono interessati i gangli della base e il sistema limbico), ma anche un marcato rallentamento nel raggiungere quelle volontarie (se è coinvolta la corteccia frontale). La riabilitazione dell’i. riguarda i movimenti di ogni singolo muscolo facciale e si avvale dell’ausilio di fotografie.