• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ipolattasia

di Mauro Capocci - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
  • Condividi

ipolattasia

Mauro Capocci

Deficit di produzione dell’enzima lattasi necessario per il metabolismo del lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei derivati. La molecola del lattosio è troppo grande per essere facilmente assorbita dalle pareti intestinali, così che senza l’enzima lo zucchero rimane all’interno dell’intestino, dove i batteri iniziano a metabolizzarlo, con produzione di gas per fermentazione. A seconda della quantità ingerita, inoltre, il lattosio non digerito può aumentare la pressione osmotica all’interno del colon, ostacolando il riassorbimento dell’acqua: ciò può causare diarrea, uno dei possibili sintomi (insieme alle flatulenze e ai dolori addominali) dell’intolleranza al lattosio. La diagnosi è relativamente semplice, anche se talvolta alcuni sintomi possono essere confusi con altre intolleranze o con l’allergia al latte (che è di natura completamente diversa). Solitamente la produzione dell’enzima finisce tra i due e i cinque anni. La produzione di lattasi nell’età adulta si è evoluta in tempi relativamente recenti (tra i 6 e 7 mila anni fa): una mutazione nel cromosoma 2 (dominante nella trasmissione ereditaria) ha fatto sì che in alcune popolazioni (e in particolare nei Nordeuropei) il metabolismo del lattosio sia attivo anche dopo lo svezzamento. Molto probabilmente ciò è avvenuto in corrispondenza dell’introduzione dell’allevamento di animali, che può aver reso selettivamente vantaggiosa la capacità di digerire il lattosio. Attualmente, la frequenza dell’intolleranza al lattosio va dal 2% tra la popolazione svedese, fino al 100% dei nativi americani. Proprio per la bassa incidenza tra gli Europei e gli Americani di origine europea, l’ipolattasia è considerata una condizione patologica, anche perché il lattosio è presente in numerosi cibi (anche come additivo) che fanno parte dell’alimentazione nordeuropea. Non esiste una vera e propria cura per l’ipolattasia, e controllare la dieta rimane il rimedio migliore per evitare i disturbi. Nel caso sia assolutamente impossibile evitare l’ingestione di lattosio, si può comunque assumere l’enzima come integratore della dieta.

→ Alimentazione. Intolleranze alimentari

Vedi anche
diarrea Emissione di feci liquide o semiliquide, che ha luogo di solito in più scariche giornaliere, o anche in un’unica evacuazione. Può essere provocata da numerose cause: errori dietetici, abnormi fermentazioni e putrefazioni, enteriti, coliti e altre malattie intestinali, intossicazioni, stati neurotici ... sintomo Nel linguaggio medico, fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I sintomo si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono detti patognomonici quando sono caratteristici ed esclusivi di ... allergia Termine, coniato nel 1904 da C. von Pirquet, designante qualunque alterazione acquisita del modo di reagire di un organismo animale a sostanze eterogenee (microrganismi, tossine, corpi proteici o di altra natura), venute a contatto con i tessuti e con le quali, in precedenza, l’organismo stesso abbia ... fermentazione L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio o di altri substrati fermentescibili. 1. Generalità Ogni fermentazione è caratterizzata dal substrato ...
Categorie
  • GENETICA in Biologia
  • GENETICA MEDICA in Medicina
  • PATOLOGIA in Medicina
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali