IPOGEO (ὑπόγειον, hypogaeum; da ὑπό "sotto" e γῆ "terra")
Si dice ipogeo ogni vano sotterraneo, sia esso semplicemente scavato nel terreno o il cavo sia poi rivestito di muratura, sia esso adibito ad abitazione, a sepoltura o a luogo di culto. Le abitazioni sotterranee, se si tolga qualche rara eccezione, da considerarsi del resto come una persistenza di usi lontani, sono proprie solo dei popoli primitivi (v. caverna); più larga invece è la diffusione dei santuarî, e soprattutto delle tombe scavate sotterra. I primi, comuni nell'antichità più remota, restano più tardi per culti particolari, direttamente connessi con le forze generatrici della terra (divinità ctonie, acque, oracoli, ecc.) o per culti di carattere misterico (p. es. Mitra); ipogeo in senso lato si dice anche la cripta (v.) delle basiliche cristiane. Frequente in ogni tempo è l'uso del sepolcro sotterraneo, tanto che più comunemente la voce ipogeo si prende come sinonimo di tomba (v. anche catacombe; tholos, ecc.).