IPOCONDRIA (dal gr. ὑπό "sotto" e χόνδρος "cartilagine")
Malessere morboso con sensazioni somatiche e viscerali spiacevoli e localizzate, che inducono nella convinzione di soffrire di malattie gravi e paradossali, di questo o di quell'altro viscere, più spesso del cuore, dei polmoni, dello stomaco, del fegato, degl'intestini. Considerata un tempo come una malattia a sé, l'ipocondria, o per dir meglio il delirio ipocondriaco, figura con diverse forme e gravità in neuropatie e psicopatie diversissime. Nella nevrastenia, nella nevrosi traumatica, nell'isterismo, le idee ipocondriache s'allontanano di poco dal verosimile; nella demenza senile, nella melancolia, e soprattutto nella demenza precoce e nella paralisi progressiva, sconfinano pienamente nell'inverosimile e nel grottesco: il cuore è caduto nel ventre, i visceri sono spariti o trasformati in sughero, in vetro, il cervello è venuto fuori con le feci. Le sensazioni viscerali anormali suggeriscono anche l'idea che un serpente s'agiti nello stomaco, che un feto si muova nell'utero, che una ridda diabolica si svolga nel ventre; oppure dànno a credere che altri agisca maliziosamente, con mezzi fisici misteriosi e da lontano, per tormentare il malato (delirio di persecuzione con mezzi fisici, ipocondria persecutoria).