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IPERNEFROMA

di Alberto Pepere - Enciclopedia Italiana (1933)
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IPERNEFROMA (dal gr. ὑπέρ "oltre" e νεϕρός "rene")

Alberto Pepere

Tumore costituito da elementi in parte analoghi a quelli del tessuto interrenale (corticale delle ghiandole surrenali), che si sviluppa nell'uomo più spesso nel rene (ipernefroma eterotopo) che nei surreni, mentre in altri animali avviene il contrario (E. Steinke).

Possono distinguersi due forme: a) I. benigno (nodo o struma di Grawitz), rappresentato da nodi blastomatosi della grandezza da una ciliegia a un mandarino, di solito unici, spesso lobulati, annidati nella sostanza renale e in prevalenza in quella corticale del polo inferiore o della parte media, di colorito giallo-ocraceo come la corteccia dei surreni, ricchi di grasso, o giallo-zolfo o variegati con aree rossiccio-brune per stravasi sanguigni e successive modificazioni pigmentarie: la loro struttura risulta di aree formate da una fine rete capillare che circonda grosse cellule poligonali disposte a mosaico cariche di grasso, che s'alternano e si compenetrano con altri distretti costituiti da elementi trasparenti, simili a cellule vegetali, con alto contenuto di glicogeno. b) I. maligno, per accrescimento non più limitato di questi stessi nodi e invasione della capsula e di più larghe parti del rene, dei bacinetti, e specialmente delle vene con trombosi neoplastiche e metastasi nei polmoni e in altri organi con qualche preferenza per lo scheletro: la fine tessitura si complica, rispetto al precedente, per un più largo polimorfismo degli elementi con apparizione di cellule giganti, o fusate in fasci (aspetti pseudosarcomatosi), per formazioni cellulari in cordoni e tubuli, per più frequenti zone di necrosi, per più numerose e vaste emorragie che talvolta rammolliscono ed escavano larghe porzioni del neoplasma e contribuiscono alla caratteristica policromia di questi tumori.

La derivazione dell'ipernefroma maligno dai nodi di Grawitz non pare dubbia: ma il significato di queste formazioni, che per molto tempo è stato accettato nel senso che costituissero particelle erratiche di tessuto interrenale dislocate nel rene (v. ectopia), non è più accolto unanimemente: è verosimile che alcuni abbiano una tale provenienza (E. Gierke), ma altri, attraverso tutte le forme blastomatose epiteliali benigne e maligne del rene, con le varie fasi di passaggio dalle une alle altre, e confrontando i tumori di sicura origine interrenale nei surreni e in altri organi (fegato: A. Pepere, B. de Vecchi, M. Donati), verrebbero più logicamente ricondotti a neoformazioni che sorgono dallo stesso tessuto renale, forse da elementi incompletamente differenziati dell'epitelio celomatico o come formazioni disontogenetiche del tessuto renale stesso. In ogni modo, per i particolari caratteri di questi tumori e per le incertezze sul loro significato biologico e istogenetico, pare accettabile indicarli per il momento come "tumori ipernefroidi".

Vedi anche
metastasi Riproduzione, nel medesimo organismo, di un processo morboso, per distacco e migrazione a distanza di agenti morbosi o di elementi cellulari e loro fissazione e moltiplicazione nella nuova sede d’impianto. Le metastasi possono essere metastasi infettive (ascessi metastatici, da passaggio in circolo di ... urologia Branca specialistica, che ha per oggetto lo studio e il trattamento delle malattie dell’apparato urinario. Le sue origini risalgono ai tempi più antichi. Il reperto di calcoli vescicali e di uova di Bilharzia nei reni di mummie dimostra l’esistenza delle malattie urinarie in epoche remotissime; dalle ... necrosi In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente. Cause lesive di diversissima natura (fisica: traumi, ustioni, congelamenti, energia radiante; chimica: tossici ... rene Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina. 1. Anatomia comparata I rene si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero (nefrotomo). Sono rappresentati da una serie di tubuli metamerici (nefridi) che sboccano medialmente ...
Altri risultati per IPERNEFROMA
  • ipernefroma
    Enciclopedia on line
    Tumore (detto anche tumore ipernefroide, tumore epinefroide, tumore di P. Grawitz), benigno o maligno, originato dall’epitelio dei tubuli renali, caratterizzato macroscopicamente dal colorito giallo-solfo e istologicamente dalla proliferazione delle cellule tubulari deputate al riassorbimento dei lipidi ...
  • ipernefroma
    Dizionario di Medicina (2010)
    Carcinoma del rene, detto anche carcinoma a cellule chiare, che deriva dall’epitelio dei tubuli renali prossimali. Si tratta della neoplasia renale più frequente negli adulti. Si associa frequentemente alla malattia di Hippel e Lindau (➔ Hippel, Eugen), per una probabile coincidenza fra il gene soppressore ...
Vocabolario
ipernefròma
ipernefroma ipernefròma s. m. [comp. di iper- e nefro- (che rappresentano la traduzione in termini greci del sost. surrene), col suff. -oma] (pl. -i). – Tumore del rene (detto anche tumore ipernefroide), così denominato perché si riteneva...
ipernefròide
ipernefroide ipernefròide agg. [comp. di iper-, nefro- e -oide]. – Tumore i.: lo stesso che ipernefroma.
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