iperleaderistico
(iper-leaderistico), agg. Caratterizzato da una tendenza eccessiva a esaltare la figura di un capo, di una guida.
• «È chiaro che il sindaco sta dando picconate alla maggioranza». Gian Guido Naldi, leader dei fuoriusciti dei Ds a Bologna che hanno dato vita a Sinistra Democratica, chiede un chiarimento […] «Se [Sergio] Cofferati anziché avere a cuore il confronto, i problemi dei giovani e del lavoro, il lavoro comune per la bellezza della città, continua con questa idea iper-leaderistica, cerca con disinvoltura accordi con An, allora temo che voglia distruggere tutto, o comunque liberarsi da ogni condizionamento». (L. N., Repubblica, 21 settembre 2007, Bologna, p. III) • Non occorreva aspettare il Palafiera per accorgersi che il piddì è già un partito iperleaderistico. (Stefano Bocconetti, Liberazione, 30 ottobre 2007, p. 5, Politica e Società) • Cortocircuiti simbolici e simboli che fanno cortocircuito. Anche se poi, ridotti al grado zero della loro potenza evocativa, varrà la pena di considerarli per quello che sono realmente: marchi, loghi, contrassegni, materiali da sala congressuale o da scheda elettorale. Pdl, Fli, Berlusconi presidente, oppure Fini, in entrambi i casi con lettere enormi: stessa concezione visiva, comunque, e iper-leaderistica; stesse formule da prodotto commerciale, tra l’olio per automobili e il supermarket; stesse vaghe denominazioni, mai che manchi la parola «libertà»; stessi colori acidi, con prevalenza del blu. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 23 novembre 2010, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’agg. leaderistico con l’aggiunta del prefisso iper-.