ipercorpo
s. m. Corpo eccessivamente modellato, nel tentativo estremo di superare la natura.
• [tit.] Il sogno dell’ipercorpo che dominerà il mondo [testo] […] Ognuno di noi può diventare ciò che vuole, manipolando il proprio corpo fino a che non diventi un ipercorpo senza difetti. La forza della volontà è senza limiti: basta voler essere perfetti per diventarlo. (Michela Marzano, Repubblica, 16 gennaio 2010, p. 39, Cultura) • Iperdonne con ipercorpi e ipervestiti. Modelle arrampicate sui cofani di auto anni Cinquanta, bianchi e neri carnali e piume di struzzo: in mostra c’è la storia della moda, ma anche le copertine patinate. (Alessandra Troncana, Corriere della sera, 15 ottobre 2016, Cronaca di Brescia, p. 14) • Ipercorpi artificiali, liberati di ogni connotazione culturale, sessuale, di genere, che mandano all’aria modelli, tentazioni voyeuristiche, tabù e raccontano nuovi intrecci e significati di cose (Anna Bandettini, Repubblica, 25 giugno 2017, p. 63, Robinson).
- Derivato dal s. m. corpo con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nel Corriere della sera del 13 marzo 1995, p. 29 (Elémire Zolla).