IPERBOLE
. Figura retorica, o meglio tropo, per cui, volendo esprimere che un oggetto, una qualità, un'azione oltrepassa i limiti consueti, si va oltre i limiti della realtà e della possibilità; p. es.: è un leone, correre come il vento, tagliare un capello in quattro. Hanno valore d'iperboli molte comparazioni, metafore, metonimie.
Ma il caricare conduce facilmente alla caricatura, e quindi l'iperbole si presta facilmente a essere presa in ridicolo, o è addirittura foggiata con tale intento: Longino cita da un comico il "poderetto non più grande della lettera d'uno Spartano", e Dickens parla (D. Copperfield, I, 111) di quel signore così riguardoso che sembrava chiedere scusa ai giornali della libertà che si prendeva nel leggerli.