IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change)
IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) Organizzazione istituita nel 1988 dal World Meteorological Organization (WMO) e dall’United Nations Environment Programme (➔ UNEP), allo scopo di valutare, su basi scientifiche, tecniche e socioeconomiche, il rischio dei cambiamenti climatici indotti dall’umanità, con le loro possibili conseguenze e di suggerire eventuali soluzioni per la riduzione di tali mutamenti.
L’IPCC ha sede a Ginevra e la sua attività principale è la pubblicazione di rapporti periodici sullo stato dei cambiamenti climatici. Dopo l’uscita del primo, nel 1990, un comitato intergovernativo ha dato vita, nell’ambito delle Nazioni Unite, alla United Nations Framework Convention on Climate Change (➔ UNFCCC), entrata in vigore nel 1994 e ratificata da 189 Paesi. Il secondo rapporto nel 1995 ha condotto all’approvazione del protocollo di Kyoto del 1997. Il terzo e il quarto rapporto (2001 e 2007, rispettivamente) hanno confermato e reso sempre più evidenti i legami tra l’accumulazione di gas serra nell’atmosfera e l’innalzamento della temperatura, sottolineando la crescente probabilità di eventi meteorologici ‘estremi’ e la possibilità che, in caso di inazione, le evoluzioni future del clima possano essere più ampie di quelle osservate in passato. Un anno prima dell’uscita del quarto rapporto, i risultati e le analisi contenute nel terzo hanno costituito una base significativa per lo Stern review on climate change (N. Stern, 2006), uno dei più importanti e dibattuti contributi sull’economia del cambiamento climatico. Il quinto rapporto è in preparazione, e sarà pronto per il 2013-14.
Lo Special report on renewable energy sources and climate change mitigation del 2011 è un altro importante contributo fornito dall’IPCC alla ricerca sull’ambiente. Obiettivo del rapporto è valutare la letteratura scientifica in merito al potenziale delle energie rinnovabili nella mitigazione dei fenomeni di cambiamento climatico. Le conclusioni suggeriscono che il disegno di politiche di intervento, atte a sfruttare appieno il potenziale tecnologico delle fonti rinnovabili, possa portare a coprire con esse l’80% dei fabbisogni energetici mondiali entro il 2050.
L’IPCC prepara numerosi altri rapporti speciali e relazioni tecniche in risposta alle richieste dell’UNFCCC o di altre convenzioni ambientali, come per es. la Convenzione sulla diversità biologica, la Convenzione per combattere la desertificazione e la Convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono.
Il riconoscimento più importante per le attività svolte dall’IPCC è stato il premio Nobel per la pace nel 2007, condiviso con A.A. Gore.