Lewis, Ioan Myrddin
Antropologo sociale britannico, nato a Glasgow (Scozia) il 30 gennaio 1930, emeritus professor della London School of Economics. Dopo essersi laureato in chimica all'università di Glasgow, ha seguito gli studi di antropologia sociale presso l'università di Oxford, per la quale aveva vinto una borsa di studio. Successivamente L. ha percorso una brillante carriera accademica: ha insegnato dapprima nell'università di Salisbury della Rhodesia del Sud (ora Harare, Zimbabwe) e nell'università di Glasgow; poi, dal 1969 fino al 1994, ha tenuto la prestigiosa cattedra di Antropologia sociale della London School of Economics, già di B. Malinowski e poi di I. Schapera. Ugualmente rilevante è la sua attività extra-universitaria: dal 1981 al 1988 è stato direttore onorario dell'International African Institute, e attualmente è presidente dell'African Educational Trust. Dal 1986 è fellow della British Academy.
Formatosi alla scuola di E.E. Evans-Pritchard, fu da questi avviato nel 1955 a una ricerca sul campo tra i pastori nomadi della Somalia italiana e poi di quella britannica, che si protrasse per due anni consecutivi e gli consentì, attraverso l'apprendimento della lingua, di familiarizzare con le concezioni e i modi di vita pastorali. L. affrontò tale ricerca con la preparazione dottrinale e metodologica professata dalla scuola oxoniense, e di tale esperienza è rimasto tenace assertore, quale presupposto insostituibile per la validità scientifica degli studi di antropologia sociale e culturale contro le tendenze decostruttive postmoderne. Da allora il suo rapporto con i Somali non è più cessato, con ritorni sul campo e con lo studio approfondito delle strutture politiche tradizionali e dei mutamenti in corso, assumendo peraltro forme impegnative di assistenza sociale quando la tragedia della guerra civile ha portato al collasso dello Stato somalo appena trent'anni dopo la sua indipendenza.
L'apporto scientifico fondamentale di L. è affidato all'analisi della struttura sociale e politica dei pastori somali in una monografia (Pastoral democracy: a study of pastoralism and politics among the northern Somali of the Horn of Africa, 1961, 1982²; trad it. 1983), subito affermatasi tra le opere classiche dell'antropologia sociale inglese, nella quale egli perfeziona la teoria delle società segmentarie proposta da Evans-Pritchard relativamente ai Nuer del Sudan nilotico. Notevoli sono i saggi successivi che toccano molti aspetti della cultura somala, relativi in particolare alla poesia pastorale (in collaborazione con il linguista polacco B.W. Andrzejewski, Somali poetry. An introduction, 1964), alla storia somala (The modern history of Somaliland: nation and state, 1965, ed. rivista e ampliata 1980², 1988³), all'identità islamica dei Somali (Conformity and contrast in Somali Islam, in Islam in Tropical Africa, 1966, 1980²) e, nel recente collasso dello Stato, relativamente al prevalere - 'nel bene e nel male' - della struttura clanica sul sistema politico (Blood and bone. The call of kinship in Somali society, 1994). In questo stesso periodo di confusione e di pregiudizi sulla Somalia, L. non si è sottratto all'opera di divulgazione chiarificatrice (Somali culture, history and social institutions, 1981; nuova ed. con il titolo Understanding Somalia: guide to culture, history and social institutions, 1993). Oltre all'indagine sull'Islam somalo, i suoi contributi di studio su alcuni specifici fenomeni religiosi, quali le religioni estatiche (Ecstatic religion: an anthropological study of spirit possession and shamanism, 1971; trad. it. 1972) e i culti di possessione (Religion in context. Cults and charisma, 1986, 1996²; trad. it. Possessione, stregoneria, sciamanismo: contesti religiosi nelle società tradizionali, 1993; Women's medicine: the Zar-Bori cult in Africa and beyond, 1991), sono originali e innovativi. Tra i suoi scritti si annoverano inoltre: Social anthropology in perspective: the relevance of social anthropology, 1976, 1985² (trad. it. Prospettive di antropologia, 1987); Saints and Somalis. Popular Islam in a clan-based society, 1998; Arguments with ethnography. Comparative approaches to history, politics, and religion, 1999.