investment grade
loc. s.le m. inv. Indicatore dell’affidabilità di un investimento finanziario.
• Come dimenticare, per esempio, lo scandalo americano di Lehman Brothers o ancora peggio, almeno per noi europei, quello della Parmalat di Calisto Tanzi. Con Standard & Poor’s, che costantemente dal novembre del Duemila fino al dissesto del 2003 aveva attribuito all’azienda di Collecchio un rating «investment grade», cioè di qualità medio alta. La stessa agenzia è anche finita, ma per motivi diversi, nel mirino della procura di Trani insieme alle «sorelle» Fitch e Moody’s. (Giuseppe Vespo, Unità, 11 luglio 2013, p. 8, Economia) • La Bce comprerà solo debito ad «investment grade», e l’Italia è solo un gradino sopra. Basta un solo declassamento delle agenzie di rating e la strada torna in salita. Un avvertimento che giunge però quando Eurostat certifica che il debito pubblico italiano, nel terzo trimestre 2014, pur restando il più elevato dell’Ue dopo quello greco, è calato di 2 punti. (Corrado Chiominto, Sicilia, 23 gennaio 2015, p. 2, La Politica) • La periferia dell’eurozona resta sotto la costante attenzione di Francoforte. Oggi, l’agenzia canadese Dbrs annuncerà la sua decisione sul rating del Portogallo: è l’unica che ancora assegna a Lisbona un livello di «investment grade» (BBB-). Senza di esso, ha confermato Draghi, i titoli portoghesi sarebbero esclusi dal Qe e non potrebbero essere più usati come collaterale per i rifinanziamenti delle banche presso la Bce stessa. (Alessandro Merli, Sole 24 Ore, 21 ottobre 2016, p. 3, Mercati globali).
- Espressione inglese composta dai s. investment ‘investimento’ e grade ‘grado, valutazione’.
- Già attestato nella Repubblica del 5 maggio 1997, Affari & Finanza, p. 28 (Giovanni Stocchi).