inverso, inver' (inver)
Sono presenti in D. tutte e due le forme (per complessive 50 occorrenze), con netta prevalenza della seconda, sia che si voglia considerarla un'apocope della forma intera, sia che si risalga per la prima al latino inversum e per la sola seconda al francese envers (le due diverse interpretazioni etimologiche si riflettono nella diversità grafica con e senza apostrofo); la grafia divisa in ver, della quale nelle edizioni da noi seguite si ha un'unica attestazione (Cv III V 17), sarà da considerarsi una singolarità ingiùstificata o una svista, non presentando alcuna differenza semantica dagli altri esempi di ‛ inver '.
Nell'accezione più concreta, indica movimento, spostamento da luogo a luogo; di persone: Vn XXIV 8 10 io vidi monna Vanna e monna Bice / venire inver lo loco là 'v'io era; If X 134 lasciammo il muro e gimmo inver' lo mezzo; Pg XI 40 mostrate da qual mano inver' la scala / si va più corto; XIV 11 O anima che... / inver' lo ciel ten vai; XV 13 io levai le mani inver' la cima / de le mie ciglia, e fecimi 'l solecchio, dove non è la persona che si muove, ma una parte del corpo, e 110 E lui vedea chinarsi, per la morte / che l'aggravava già, inver' la terra (inoltre If IX 104, XXXII 73, Pg V 79, IX 69, XV 9, XIX 52, XXIV 84 e 126); di animali: Pg XXVI 44 come grue ch'a le montagne Rife / volasser parte, e parte inver' l'arene; e di cose: If XVI 95 quel fiume c'ha proprio cammino / prima dal Monte Viso 'nver' levante (e con senso affine, in Pg XV 4 tanto pareva già inver' la sera / essere al sol del suo corso rimalo, dove la meta è soltanto in apparenza temporale, essendo la sera una designazione metonimica della linea dell'orizzonte oltre la quale il sole tramonta); Pd I 115 Questi [l'istinto] ne porta il foco inver' la luna; solo figurato è il movimento in Pd XV 45 quando l'arco de l'ardente affetto / fu sì sfogato, che 'l parlar discese / inver' lo segno del nostro intelletto. Di persona che muove per avvicinarsi ad altra persona: If X 121 inver' l'antico / poeta volsi i passi; Pg XV 27; XX 134 'l maestro inverso me si feo; e con personificazione delle ‛ dolci rime ': se voi foste per le sue parole / mosse a venire inver la donna vostra, / non v'arrestate (Rime LXXXV 10).
Altre volte esprime non tanto il movimento quanto la direzione del movimento, anche con esclusione dello spostamento locale: If XVI 112 ei si volse inver' lo destro lato; Pg XXVIII 26 un rio, / che 'nver' sinistra con sue picciole onde / piegava l'erba; Pd XXIII 121 come fantolin che 'nver' la mamma / tende le braccia; o una direzione anche statica, una posizione: If XIV 104; XXIV 37 Male bolge inver' la porta / del bassissimo pozzo tutta pende; Pg III 15 diedi 'l viso mio incontr' al poggio / che 'nverso 'l ciel più alto si dislaga.
Include l'idea del movimento, non però materializzato e percepibile in modo concreto, quando indica la meta della voce o dello sguardo: If XII 16 Lo savio mio inver' lui gridò; Pg VI 59 un'anima che... / inverso noi riguarda; Pd 1142 Quinci rivolse inver' lo cielo il viso; XXII 19, XXIII 11; con l'unico esempio in grafia divisa già accennato: se uno uomo fosse in Lucia dritto, sempre che volgesse la faccia in ver lo sole, vedrebbe quello andarsi nel braccio sinistro (Cv III V 17); mentre in Pg XXVII 118 Virgilio inverso me questecotali / parole usò, indica la meta alla quale sono allusivamente rivolte le parole di Virgilio, cioè D. stesso.
Negli usi figurati esprime la direzione, e quindi l'oggetto di un movimento: Cv II X 4 si chiama ‛ spiritello d'amore ' a dare a intendere che lo consentimento mio piegava inver di lui; Pg XVIII 25 se, rivolto, [l'animo] inver' di lei si piega, / quel piegare è amor; XXII 16 mia benvoglienza inverso te fu quale / più strinse mai di non vista persona (e inoltre Cv I I 8, II VI 4, Fiore CLXXVI 6, CXC 8).
Movimento ostile, o comunque nocivo negli effetti materiali o morali (con valore, quindi, simile a " contro "), indica in If XV 5 temendo 'l fiotto che 'nver' lor s'avventa, a proposito dei Fiamminghi che costruiscono dighe per difendersi dall'invasione del mare; Pd VI 64 Inver' la Spagna rivolse lo stuolo (è Cesare che muove contro i legati di Pompeo); Fiore XII 10 Schifo, aggie merzede / di me, se 'nverso te feci alcun fallo; XXXV 8 Fortuna è 'nverso te si fera; CLXXXVI 4 crude/ torto / è questo che 'nverso il mi' sire faccio, e ancora CLXII 11.
Con accezione più particolare, di derivazione provenzale, " riguardo a ", " in confronto di ": Rime XLVII 8 una più ch'altra ben ha più valore / inverso lui; e Pd XXIV 95 è silogismo che la m'ha con chiusa / acutamente sì, che 'nverso d'ella / ogne dimostrazion mi pare ottusa. V. anche VERSO (prep.).