INTRODUZIONE
Musica. - Nella terminologia musicale introduzione si dice, propriamente, un periodo (o un complesso di periodi) che può esser preposto all'esposizione tematica. La forma è libera, volta per volta determinata dal carattere e dalla struttura del componimento cui prepara, dovendo contribuire alla unità architettonica dell'insieme. I classici solevano dare all'introduzione secondo tali criterî, una linea piuttosto vaga, nei ritmi e nel giro tonale, a porre in maggior risalto le decise affermazioni ritmiche e tonali del primo tema e la quadrata struttura dell'esposizione.
In tal modo concepirono l'introduzione Haydn, Mozart e Beethoven, l'ultimo dei quali giunse per una simile preparazione ritmico-tonale, assai sviluppata, all'effetto folgorante del primo tema della Settima sinfonia. In alcuni casi, assai rari, l'introduzione, o uno dei suoi elementi, ritorna nel corso della composizione, talvolta sotto l'influenza della musica drammatica; come si vede nella Sonata op. 13 e. nel Quartetto op. 127 di Beethoven.
Introduzione si chiama anche, nell'opera a numeri, la prima scena, seguente immediatamente alla sinfonia (o ouverture).
Introduzione può finalmente esser detta, in senso lato, anche la pagina sinfonica che, anziché concludersi in una sua propria fine, conduca direttamente nel seno della prima scena dell'atto d'un dramma musicale. Un esempio, tra i molti, di tale introduzione si nota al principio dell'Ifigenia in Tauride di C.W. Gluck. Il quale compositore, volto a finalità drammatiche, diede anche carattere d'introduzione all'intrada dell'Alceste e all'ouverture dell'Ifigenia in Aulide, facendole sfociare direttamente nella prima scena delle rispettive opere, quantunque a esplicare la possibile autonomia formale altro non occorresse che una semplice formula cadenzale.
Per le forme sinfoniche preludenti all'opera ma autonome nella loro struttura, v. sinfonia; ouverture; preludio.