intrafatto
L'avverbio, che ha il valore di " subitamente ", " senza indugio ", compare in Fiore CXIX 3 chéd i' vi pur contrò ogne mio fatto, / s'i' dovess'esser istruito intrafatto, / o morto a torto com furo i martiri... (si rilevi, accanto alla rima ricca con fatto, il gioco paronomastico tra istruito e intrafatto, come poi tra morto e torto: elementi che concorrono all'alta tensione oratoria del brano).