• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Intolerance

di Giulia Fanara - Enciclopedia del Cinema (2004)
  • Condividi

Intolerance

Giulia Fanara

(USA 1916, colorato/bianco e nero, 210m a 16 fps); regia: David Wark Griffith; produzione: David Wark Griffith per Wark Producing Corporation; sceneggiatura: David Wark Griffith; fotografia: George William 'Billy' Bitzer, Karl Brown; montaggio: David Wark Griffith, James Smith, Rose Smith; scenografia: Walter L. Hall, Frank 'Huck' Wortman; coreografie: Ruth St. Denis; musica: Joseph Carl Breil, David Wark Griffith.

Il film intreccia quattro episodi della Storia nell'intento di dimostrare le nefaste conseguenze dell'intolleranza. Tra un episodio e l'altro appare l'immagine di una giovane madre che dondola la culla del suo bambino. The Fall of Babilonia: respinto l'esercito persiano, Belshazzar e i babilonesi festeggiano il trionfo. Ma il tradimento dei sacerdoti di Baal consente a Ciro di espugnare la città sguarnita, nonostante la strenua resistenza di alcuni valorosi e della fanciulla dei monti. The Passion of Christ: tre momenti, ossia le Nozze di Cana, i farisei contro Gesù, Maddalena. The St. Bartholomew Night: nella Parigi del sedicesimo secolo, Brown Eyes si fidanza con Prosper Latour, mentre un editto della cattolica Caterina de' Medici ordina il massacro della popolazione di fede protestante. I soldati irrompono nelle case degli Ugonotti, anche i due giovani perdono la vita. The Mother and the Law: un industriale riduce i salari degli operai per finanziare un gruppo di suffragette e reprime duramente lo sciopero che ne consegue. In miseria, uno degli operai entra in contatto con la malavita. Accusato dell'uccisione del capo della banda, solo la confessione della vera colpevole e un 'salvataggio all'ultimo minuto' gli eviteranno il patibolo.

Tra i più ambiziosi progetti della storia del cinema, Intolerance, girato da David Wark Griffith grazie agli strepitosi incassi del discusso The Birth of a Nation e in risposta alle accuse di razzismo che quel film aveva suscitato, rispecchia la convinzione del regista che il cinema possa sostituirsi ai libri di storia. Dal racconto epico della storia americana, Griffith passa con Intolerance alla Storia dell'intera umanità, condensandola in quattro episodi che, al tempo stesso, rappresentano una sintesi dello sviluppo dell'istituzione cinematografica e dei suoi generi: il film storico italiano (alle cui scenografie il regista si ispira per l'episodio babilonese), il ciclo delle Passioni, il Film d'Art per l'episodio francese e il melodramma popolare per The Mother and the Law. Quest'ultimo era stato girato subito dopo The Birth of a Nation e circolerà in un'edizione separata dopo l'insuccesso di Intolerance (lo stesso avverrà anche per The Fall of Babilonia). Gli incassi del film, proiettato per la prima volta al Liberty Theater di New York il 5 settembre 1916, furono di gran lunga inferiori alle aspettative e lo stesso Griffith pagò le spese di un fallimento dovuto anche al clima tutt'altro che pacifista creatosi a seguito dell'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917. L'ammontare dei costi (due milioni di dollari) e il numero delle sue voci erano inusitati per l'epoca: centomila metri di pellicola impressionata, cinque mila comparse, scenografie estese per chilometri, imponenti strutture di servizio, campagne pubblicitarie.

Le strategie che Griffith ha sviluppato negli anni della Biograph e nei lungometraggi precedenti, divenendo una figura chiave nel processo di transizione verso le forme di rappresentazione poi divenute consuete nel cinema hollywoodiano 'classico' (un processo che Noël Burch ha definito come passaggio dal Modo di Rappresentazione Primitivo al Modo di Rappresentazione Istituzionale), confluiscono in un'opera di grande complessità. La struttura narrativa, costruita sull'intersecarsi delle storie, trova nel montaggio parallelo il proprio principio di organizzazione, nelle didascalie e nei simboli una soluzione unificante a livello tematico. Anche i movimenti della macchina da presa contribuiscono a indirizzare le emozioni: le carrellate, che il regista ha ammirato in Cabiria di Giovanni Pastrone, il pallone aerostatico che usa per sorvolare le scenografie di Babilonia, i piani inclinati per le riprese in picchiata. Ma sono i ritmi crescenti del montaggio (parallelo e alternato) a guidare il film, fino alla parte finale in cui il passaggio da una storia all'altra avviene bruscamente (dai cavalli di Babilonia al treno in corsa agli inizi del 20° secolo). Avvalendosi di collaboratori come Allan Dwan, Erich von Stroheim, W.S. Van Dyke, Tod Browning, Victor Fleming e Jack Conway, attingendo a modelli letterari, pittorici e cinematografici di cultura alta e popolare, oltre che al metodo biografico di Ralph Waldo Emerson, Griffith ambisce a una 'immunità' che lo protegga dalle accuse di razzismo e a un'autenticità che gli consenta di riscrivere il passato.

Secondo il filosofo Gilles Deleuze, la 'scoperta' di Griffith è nell'aver concepito la composizione come una "grande unità organica", come un insieme di parti differenziate comprese in rapporti binari (uomini e donne, ricchi e poveri, Bene e Male), attraverso un montaggio che lavora col ritmo, i cambi di dimensione, l'alternarsi di azioni di opposizione o convergenti (come l'inseguimento e il salvataggio): una forma che coglie la temporalità ciclica di una Storia destinata a ripetersi. Se la visione del film influenzerà notevolmente i cineasti francesi e soprattutto i registi della scuola sovietica, è Sergej M. Ejzenštejn a rimanere maggiormente colpito dal tentativo di Intolerance di inglobare le civiltà e a mettere in luce il debito consapevole di Griffith nei confronti di Dickens ‒ il suo raccontare per immagini, la sua capacità di esporre i particolari e di collegarli al tutto attraverso i meccanismi del montaggio, la caratterizzazione dei personaggi ‒ ma anche i limiti della concezione griffithiana, quel dualismo che dispone ricchi e poveri su due linee parallele che corrono verso un'ipotetica riconciliazione, ignorando le cause della loro opposizione. Del film esistono più copie di diverse lunghezze (il negativo originale è andato perduto), alcune rimaneggiate dallo stesso Griffith negli anni successivi.

Interpreti e personaggi. The Woman Who Rocks the Cradle: Lillian Gish. The Fall of Babilonia: Costance Talmadge (la fanciulla dei monti), Elmer Clifton (il rapsodo), Alfred Paget (principe Belshazzar), Seena Owen (Attarea, la principessa adorata), Tully Marshall (il gran sacerdote), Douglas Fairbanks, Jewel Carmen, Mildred Harris, Carol Dempster, Pauline Starke, Oween Moore, Donald Crisp. The Passion of Christ: Howard Gaye (Gesù), George Walsh (lo sposo), Bessie Love (la sposa), Olga Grey (Maria Maddalena), Lillian Langdon (Maria), Erich von Stroheim (fariseo). The St. Bartholomew Night: Margery Wilson (Brown Eyes), Spottiswoode Aitkne (suo padre), Eugene Pallette (Prosper Latour), Josephine Crowell (Caterina de' Medici), Frank Bennett (Carlo IX). The Mother and the Law: Mae Marsh (the Dear One), Robert Harron (il giovane), Sam de Grasse (Jenkins), Miriam Cooper, Walter Long, Marguerite Marsh, Lloyd Ingraham (giudice), Tod Browning (proprietario della macchina da corsa), Edward Dillon, Monte Blue.

Bibliografia

Jolo., Intolerance, in "Variety", September 8, 1916.

T. Huff, Intolerance, the film of David Wark Griffith: Shot-by-Shot analysis, New York 1966.

R. Bellet, M. Keroul, H. Chauvet, M. Oms, Dossier 'Intolerance', in "Cahiers de la cinémathèque", n. 6, printemps 1972.

S. M. Ejzenštejn, Dickens, Griffith e noi (1944), in La forma cinematografica, Torino 1986.

G. Deleuze, L'image-mouvement, Paris 1983 (trad. it. Milano 1984).

T. Gunning, D.W. Griffith and the origins of American narrative film. The early years at Biograph, Chicago 1991.

M. Hansen, Babel and Babylon: Spectatorship in American silent film, Cambridge (MA) 1991.

S. Louvish, Burning Crosses, in "Sight and Sound", n. 9, September 2000.

Vedi anche
Lillian Gish Gish ‹ġiš›, Lillian. - Nome d'arte dell'attrice statunitense L. De Guiche (Springfield, Ohio, 1899 - New York 1993); debuttò in teatro a 5 anni; entrò nel cinema nel 1912 e fu tra le più importanti attrici del cinema muto: Birth of a nation (1915); Intolerance (1916); Broken blossoms (1919), che la rese ... D. W. Griffith (propr. David Llewelyn Wark Griffith, D. W.). - Regista cinematografico statunitense (La Grange, Kentucky, 1875 - Hollywood 1948). Considerato il "padre" del cinema americano, se non del cinema tout court, attraverso un uso innovativo della macchina da presa e del montaggio riuscì a tradurre  il linguaggio ... Norma Talmadge Talmadge ‹tä´lmiǧ›, Norma. - Attrice (Niagara Falls, New York, 1897 - Las Vegas 1957); nel cinema dal 1910, è stata tra le più note interpreti drammatiche soprattutto del cinema muto: A tale of two cities (1911); The doctor's secret (1915); The devil's needle (1916); De luxe Annie (1917); Secrets (1924); ... cinema Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia o strumento d’informazione, di documentazione scientifica, ...
Categorie
  • FILM in Cinema
Tag
  • RALPH WALDO EMERSON
  • CATERINA DE' MEDICI
  • PALLONE AEROSTATICO
  • ERICH VON STROHEIM
  • DOUGLAS FAIRBANKS
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali