Internet dropout
<ìntënet dròpaut> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Modello comportamentale che contraddistingue chi ha usato Internet per un breve periodo di tempo e poi ha smesso di usarlo; s’inquadra tra le dinamiche di accettazione e i meccanismi di resistenza di una tecnologia. L’autore che ha identificato e studiato accuratamente tale fenomeno è James Katz (assieme ad altri quali Ronald Rice e Philip Aspden), il quale ha elaborato un quadro sociodemografico di questa tipologia di utenti: hanno meno di quarant’anni, non sono diplomati, è più probabile che siano donne, si considerano principianti nell’uso di Internet e i motivi del non uso dipendono dalla difficoltà tecnica del mezzo (risposta preferita dagli adulti) o dalla mancanza di interessi (risposta degli adolescenti). I dropouts affermano di essere stati aiutati da un tutore (un amico o un familiare), mentre di solito gli utenti tipici sono autodidatti e hanno imparato a utilizzare Internet per interesse personale o per motivi di lavoro. Altri studiosi hanno posto l’attenzione sul fatto che il mancato utilizzo di Internet non sempre è ascrivibile a una posizione di emarginazione dovuta a cause sociali (secondo quanto vorrebbe la posizione dell’esclusione digitale), bensì è una scelta consapevole, motivata nella maniera più varia e diversa.