INTERESSE
(XIX, p. 378; App. III, I, p. 887)
L'i. è il prezzo pattuito per l'uso di un bene in un certo periodo di tempo. Spesso oggetto del prestito è il denaro, altre volte una merce. L'i. esprime il valore temporale del bene e, se positivo, implica che per l'uso del bene venga pagato un ''canone''. Comunemente si conviene un tasso d'uso in termini monetari, ossia un canone in lire per unità di tempo per unità di bene (per es., una lira al mese per quintale di grano). Nel caso in cui l'unità di pagamento sia la stessa del bene in questione, il tasso d'uso viene espresso come percentuale per unità di tempo (per es. 0,01 quintali di grano per mese per quintale di grano prestato, ossia l'1% al mese). Tale tasso percentuale è noto come tasso d'i. di quel bene. In particolare, il tasso d'uso del denaro è detto tasso d'i. monetario o semplicemente tasso d'interesse.
A volte il prestito di denaro viene negoziato contestualmente al prestito di un altro bene: è il caso dei contratti di riporto o dei pronticontro-termine, nei quali una parte dà in prestito denaro mentre prende in prestito titoli. In questi casi il tasso d'i. negoziato è pari alla differenza tra il tasso d'i. monetario e quello sui prestiti di titoli, che viene quindi implicitamente definito nelle condizioni contrattuali. Il tasso d'i. convenuto per il periodo di vita del prestito (tasso periodale) viene generalmente riportato ad anno (anno civile di 365 giorni o anno commerciale di 360 giorni). A seconda della convenzione utilizzata per la capitalizzazione degli i. (nessuna, periodica, continua) si definisce un tasso d'i. semplice, composto o continuo.
L'i. può essere corrisposto in unica soluzione alla scadenza del prestito o seguendo uno schema di pagamenti, detto piano d'ammortamento, concordato all'origine. In particolare, il piano d'ammortamento ''francese'' comunemente utilizzato nei mutui è caratterizzato da pagamenti periodici, a titolo d'i. e rimborso del capitale, costanti in termini nominali. Altre volte i pagamenti non sono né costanti in termini nominali né noti all'origine, in quanto vengono contrattualmente legati a future realizzazioni di parametri predefiniti (v. indicizzazione, in questa Appendice). I tassi d'i. dipendono da numerosi fattori, tra cui la solvibilità del debitore, la natura delle garanzie prestate, la scadenza del prestito, il trattamento fiscale degli i., la presenza di clausole a favore del creditore o del debitore.
In genere, l'analisi finanziaria dei tassi d'i. si è concentrata su uno solo di questi fattori, ossia sulla scadenza dei prestiti in assenza del rischio d'insolvenza del debitore. È stata pertanto estesamente studiata la struttura dei tassi d'i. per scadenza, prima in un contesto deterministico, più recentemente seguendo un approccio probabilistico.
Le ipotesi sottostanti ai modelli probabilistici più noti, come quello di Cox, Ingersoll e Ross, sono le seguenti:
a) esiste un ''tasso guida'', che determina l'intera struttura dei tassi d'i. per scadenza, rappresentato dal tasso istantaneo, ossia dal tasso per un investimento di durata istantanea (l'overnight è la scadenza che nella pratica più si avvicina a questa definizione);
b) la dinamica del tasso istantaneo è in genere di tipo mean-reverting, ossia il tasso tende a ritornare, pur in presenza di shock, verso un livello medio di lungo periodo;
c) la condizione di equilibrio di mercato è quella nota come ipotesi delle aspettative locali, secondo la quale il rendimento atteso nel prossimo istante di tempo dall'investimento in obbligazioni di qualsiasi scadenza è pari al tasso d'i. istantaneo maggiorato di un premio/sconto per il rischio (la quantità di rischio è pari all'elasticità del prezzo del titolo rispetto al tasso istantaneo);
d) i mercati sono perfetti (assenza di costi di transazione, ecc.).
La verifica empirica dei modelli proposti, lo studio di modelli con più di una variabile stocastica, l'analisi della struttura dei tassi d'i. per classi di rischio-emittente sono alcune tra le principali direzioni lungo le quali l'analisi finanziaria dei tassi d'i. si sta ora sviluppando.
Bibl.: J.C. Cox, J.E. Ingersoll, S.A. Ross, A theory of the term structure of interest rates, in Econometrica, 1985; J.E. Ingersoll, Theory of financial decision making, Totowa 1987.