integrazione rafforzata
loc. s.le f. Meccanismo che permette la condivisione di scelte e obiettivi politici fra gli Stati membri dell’Unione europea, nell’ambito di particolari settori.
• Secondo le conclusioni di Sara B. Hobolt, della London School of Economics and Political Science, l’Ue non suscita entusiasmo, tutt’altro, ma le soluzioni alternative non ispirano fiducia. Di riflesso maggioranze sia pure non traboccanti preferiscono quindi un’integrazione rafforzata all’avvenire incerto dei governi messi individualmente davanti alle difficoltà economiche e politiche. (Bernardo Valli, Repubblica, 10 maggio 2014, p. 14, Mondo) • Altro fronte di integrazione rafforzata, sempre per limitare la crescita dei partiti populisti anti-europei, potrebbe essere quello sociale. (Alberto Gentili, Messaggero, 9 marzo 2017, p. 9, Primo Piano) • Un’Europa che lui [Emmanuel Macron] vorrebbe «rifondare», partendo dai due fattori del sostegno alle due velocità e dell’integrazione rafforzata dell’eurozona. (Cristina Di Giorgi, Giornale d’Italia, 25 marzo 2017, p. 7, Esteri).
- Composto dal s. f. integrazione e dal p. pass. e agg. rafforzato, ricalcando l’espressione ingl. enhanced integration.
- Già attestato nella Stampa del 22 febbraio 1997, p. 13, Estero (Lamberto Dini).
> cooperazione rafforzata.