INSONNIA
. Dovrebbe significare completa mancanza del sonno o agripnia, ma comunemente si parla d'insonnia anche quando v'è diminuzione della quantità di sonno e perfino quando il sonno è talmente superficiale che non apporta ristoro. L'insonnia può dar luogo a gravi conseguenze e soprattutto a stanchezza delle facoltà intellettuali. Se la mancanza di sonno è assoluta e prolungata, può produrre veri stati di esaurimento, e talora disturbi psichici con il quadro delle psicosi acute (delirî transitorî, con allucinazioni, e stati confusionali). Esperienze di C. Agostini e H. Piéron sui cani hanno dimostrato che l'insonnia produce alterazioni istologiche dei centri nervosi, specie a carico delle cellule piramidali e delle cellule polimorfe della corteccia frontale. Le cause dell'insonnia sono soprattutto irritative (dolori) e tossiche (setticemia, alcoolismo, morfinismo, cocainismo, nicotismo, abuso di caffè): essa è frequente anche nei neuropsicopatici, nei cardiopatici, negli arteriosclerotici, nel morbo di Basedow. Riguardo alla cura è necessario innanzi tutto eliminare le cause (tossiche o irritative), indi modificare il regime di vita e somministrare lievi calmanti; nei casi ostinati si prescrivono gl'ipnotici (adalina, dial, bromurale, somnifen, luminale, sandoptal, sedormid, ecc.). Si evitino morfina ed eroina.